Analizzando i dati telemetrici dei due piloti Ferrari durante il GP d'Australia, si nota in maniera abbastanza evidente come la corsa di Charles Leclerc sia stata compromessa dai primi giri.
Il monegasco, infatti, aveva il ritmo assoluto per poter contendere la vittoria al compagno di squadra Carlos Sainz, ma una strategia diversa - effettuata, giustamente a nostro avviso, per battere Norris ed ottenere la doppietta - glielo ha impedito.
Analizziamo il grafico riportato qui in basso, che confronta i tempi di Sainz (linea rossa) con quelli di Leclerc (linea bianca) giro dopo giro.
Andiamo a confrontare i tre diversi stint della gara. Nel primo (evidenziato dalla linea verde in sovraimpressione), Leclerc era all'inseguimento di Norris per conquistare il secondo posto.
La qualifica imperfetta del monegasco ha, dunque, influito nettamente sulla prima fase della corsa. Nel tentativo di superare Norris - non riuscito in pista - , infatti, Charles ha chiesto troppo agli pneumatici, dovendo anticipare il pit stop.
Ciò ha di fatto compromesso anche tutto il resto della sua corsa. Leclerc ha gestito le gomme per gran parte della gara, in particolar modo nel secondo stint (evidenziato dalla linea blu in sovraimpressione), quando anche la Ferrari dai box gli ha indicato di concentrarsi su di sé e non sulla possibilità di recuperare il distacco da Sainz.
Lo spagnolo, invece, ha avuto il vantaggio di avere gomme più fresche di circa 6/7 giri, sia nel secondo che nel terzo tratto del Gran Premio.
Vantaggio che, sia chiaro, si è guadagnato con una qualifica migliore rispetto al compagno e con un primo stint da maestro nella gestione della gomma media.
Quando, però, entrambi hanno potuto spingere allo stesso modo, ovvero nell'ultima parte della corsa (evidenziato dalla linea gialla in sovraimpressione), la sensazione è che Leclerc avesse più ritmo.
Dopo qualche giro di gestione dell'ultimo set di pneumatici, infatti, il monegasco ha spinto per tenere lontano Norris e consolidare la doppietta della Rossa.
Facendo ciò, però, è anche riuscito a dimostrare di avere quantomeno lo stesso ritmo di Sainz, se non uno leggermente migliore (come si evince anche dal giro più veloce dei due, che vede Charles più rapido di circa 2 decimi).
Dunque, da quest'analisi fondata su dati telemetrici affidabili si evince che Leclerc avrebbe potuto contendere il successo a Carlos se fosse partito davanti o appena dietro al compagno, riuscendo - presumibilmente - a gestire le coperture Pirelli allo stesso modo del numero 55.
Insomma, l'ostacolo che risponde al nome di Lando Norris su McLaren è stato il vero fattore determinante in una possibile lotta, poi mai ingaggiata, per la vittoria riservata solo ai due piloti Ferrari.
Cosa ne pensate? Secondo voi, Charles Leclerc avrebbe potuto battere Carlos Sainz se avesse perfomrato meglio nella qualifica del sabato? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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