Max Verstappen è sceso dalla macchina mostrando i muscoli dopo la vittoria al GP del Giappone. Cinico, freddo e preciso, questo è il suo carattere in pista, che forse non lo rende tanto simpatico ma, come è definito dai media, un "cannibale". Eppure, lontano dai riflettori, Verstappen è un "normale" ragazzo di 26 anni (con qualche milione in banca e una casa a Montecarlo) e non ha paura di sfoggiare il suo lato tenero. 

Anche a Suzuka il pilota ha fatto vedere il suo cuore d'oro, andando ad abbracciare Penelope Kyvat, figlia della sua compagna Kelly Piquet e di Daniil Kyvat, che ormai vive con lui da quasi 4 anni. Pure la piccola era molto contenta di vederlo, tanto che chiamava a gran voce i due alfieri della Red Bull mentre loro si sistemavano dopo la gara. "Sono contento che oggi non sia successo niente, perchè lei era in Australia e pensava di portare sfortuna", ha poi spiegato Verstappen a Viaplay. "Lei mi aveva chiesto perchè mi fossi fermato e io le avevo risposto che la macchina stava andando a fuoco". Penelope ha continuato a chiamare il nome di Max anche quando era sul podio, durante l'inno olandese. 

Foto copertina x.com

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