La posizione di Ricciardo è in bilico. Come potrebbe essere altrimenti. Essendo un pilota con contratto Red Bull, sappiamo bene come la pensino a riguardo i manager della scuderia austriaca: il conducente deve portare risultati al team e se le performance offerte dal compagno di squadra differiscono troppo, non bisognerà attendere molto affinché vengano prese le opportune contromisure.
Tsunoda, dopo quattro gare, ha conquistato 7 punti e ricopre la 11° posizione alle spalle degli alfieri di Red Bull, Ferrari, McLaren, Aston Martin e Mercedes. Bottino che da solo basta a mettere la Racing Bulls al sesto posto nel campionato costruttori. Ricciardo non è mai ancora riuscito a rientrare in top-ten quest’anno.
L’australiano sta faticando a competere allo stesso livello del compagno e in Giappone, proprio quando sembrava ci fossero per lui delle buone opportunità (in qualifica, anche se era stato battuto ancora una volta da Yuki, il divario non era così grande come nei passati weekend, 55 millesimi di ritardo), al via della gara ha avuto un contatto con Albon che ha posto fine alla loro domenica.
Il team principal della Red Bull però è apparso molto comprensivo con Ricciardo e commentando l’incidente ha affermato: “Sembrava che Daniel stesse guardando a sinistra, mentre Alex a destra. Si è trattato di un incidente di gara. È accaduto anche in un punto abbastanza delicato, la cosa importante è che entrambi stiano bene. Difficile attribuire la colpa ad uno dei due”, riporta ‘Autosport.com’.
Dunque, quattro GP e il tabellone segna ancora uno zero sulla riga di Daniel. Horner però è disposto a concedergli ancora fiducia convinto che: “Il sorriso tornerà, ha solo bisogno di alcuni buoni risultati. D’altro canto Tsunoda sta offrendo delle buone performance e questo lo mette sotto pressione. Non è certo la prima volta per lui. Siamo solo alla quarta gara dell’anno, si riprenderà”.
Foto: Red Bull Racing
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