Quarta forza nel campionato del mondo di Formula 1 con la metà dei punti (circa) conquistati dalla McLaren (terza, 124 contro 64), dagli aggiornamenti portati in pista dalla Mercedes a Miami ci si attendeva sicuramente qualcosa di più.
Innanzitutto va detto che il pacchetto completo debutterà soltanto questo weekend ad Imola, ma comunque ci sono dei motivi, secondo quanto ha affermato il direttore tecnico Andrew Shovlin nel suo consueto video ‘debrief’, per cui non è stato possibile notare dei veri e propri progressi dalla W15 nel circuito della Florida.
“A Miami abbiamo introdotto il 50% degli aggiornamenti previsti per questa prima parte di stagione e l’altra metà arriverà a Imola. Sembra che tutto stia andando come previsto a livello di incremento delle performance”, ha esordito il manager della casa di Stoccarda. “Il fatto è che anche gli altri stanno apportando aggiornamenti alle loro auto. La McLaren ora gode di un grande pacchetto, in più, da parte nostra dobbiamo ammettere che i piloti stanno avendo delle difficoltà in termini di manovrabilità dell’auto”.
Il vero problema però, ammette Shovlin, al momento è un altro: “Il comportamento dell’auto tende a variare molto da una sessione alla successiva e finché non troveremo una soluzione, non riusciremo a valutare correttamente i nostri progressi. Dopo le ultime gare ci siamo fatti un’idea molto più chiara della direzione che dobbiamo prendere. Soprattutto per avere una qualifica migliore”.
La Mercedes non si arrende e annuncia importanti novità anche nelle “Prossime tre o quattro gare. I differenti layout di Monaco, Barcellona e Montreal potrebbero mettere in luce le nostre debolezze così da poterle comprendere ulteriormente”, riporta ‘F1i.com’.
Shovlin indica la gara in cui la W15 potrebbe ottenere un buon risultato
Infine, il tecnico chiude indicando la gara in cui le frecce d’argento potrebbero riuscire a valorizzare al massimo il loro potenziale. Che non significa vincere, ma trarre il massimo dal proprio pacchetto: “In Canada. Lì avremo a che fare con un solo intervallo di velocità e per noi dovrebbe essere più facile riuscire a mettere l’auto nella corretta finestra di funzionamento”, conclude Shovlin.
Foto: Mercedes
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