La conclusione del weekend del GP di Imola, anche se non molto indicativa come pista, ci permette di tirare un po’ le somme per quanto riguarda i primi aggiornamenti introdotti dai vari team di Formula 1.
Se Red Bull, McLaren e Ferrari sembrano poter formare un bel gruppetto a tre, dopo l’appuntamento italiano c’è sicuramente delusione all’interno del box Mercedes per quanto visto nelle terre romagnole tra sabato e domenica. Il team di Stoccarda è affetto da una ‘rara malattia’ quest’anno: riesce a fare un venerdì a livello dei top team (anche a Imola è stato così) per poi perdersi nelle giornate che contano.
Le cose sono due: o gli altri si nascondono più della Mercedes nelle PL1/PL2, oppure il team anglo-tedesco non riesce a seguire la stessa progressione dei competitor nel corso del fine settimana.
Il primo a criticare gli aggiornamenti deliberati dalla fabbrica di Brackley è stato il partente Lewis Hamilton (nel 2025 si siederà al volante di una delle due Ferrari, sull’altra ci sarà Leclerc), il quale al termine del GP dell’Emilia-Romagna ha affermato: “Non ho notato una grande differenza. Dei piccoli passi, ma molto piccoli".
Cercando di fare un confronto tra la sua W15 e le vetture di Red Bull, McLaren e Ferrari ha aggiunto: “Guardando al ritmo che abbiamo avuto in gara, credo ci manchino probabilmente 3 o 4 decimi da recuperare. Non so quando riusciremo a ricucire il gap, quello che so è che al momento non abbiamo nulla in galleria del vento che può farci fare un salto simile”, ha concluso abbastanza affranto secondo quanto riporta ‘GPBlog.com’.
Foto: Mercedes
Leggi anche: Ferrari, Vasseur individua l'aspetto che potrebbe dare una svolta alla stagione
Leggi anche: GP Imola - Analisi strategie: Norris il migliore su Hard, Sainz sfavorito dalle scelte Ferrari