Il presidente della Ferrari John Elkann è stato recentemente intervistato dal Corriere Della Sera. Durante la lunga chiacchierata concessa alla testata italiana, l'imprenditore ha affrontato diversi temi legati alla Formula 1 e alle auto in generale. Uno degli argomenti principali e stata però la Scuderia Ferrari HP.
Il team di Maranello, che sta facendo tanto bene nell'Endurance, è reduce dalla seconda vittoria consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, ma in Formula 1 non vince un campionato dal lontano 2008, con i tifosi che vorrebbero tornare a festeggiare un traguardo così importante. Elkann non si è tirato indietro dal rispondere al quesito riguardante l'argomento, anzi ha dichiarato: "Lavoriamo sempre per quell’obiettivo. Dobbiamo continuare a crescere e trovare il giusto equilibrio".
Per "migliorare" sempre di più, già negli anni scorsi sono state fatte le prime manovre. È arrivato Vasseur al posto di Binotto, sono cambiate alcune figure chiave all'interno dell'organico del cavallino e, ultimo evento in ordine cronologico, ma non meno importante, Lewis Hamilton ha firmato con la Rossa dal prossimo anno in avanti. Portare un sette volte campione del mondo all'interno del team è una sfida ardua, soprattutto dal punto di vista economico, ma se la Ferrari ha preso questa decisione vuol dire che l'obiettivo di tornare campioni del mondo è ben saldo nelle menti di tutti in fabbrica.
Per battere la Red Bull e i rivali però manca ancora quel qualcosa in più che potrebbe essere colmato dall'arrivo di un "super ingegnere". Adrian Newey a fine anno lascerà infatti la scuderia austriaca, e attualmente non ha ancora ufficializzato cosa ne sarà del suo futuro. Tutti i team della griglia di partenza vorrebbero averlo con se, e, stando ad alcune indiscrezioni, la Ferrari avrebbe avanzato un'offerta intrigante per il britannico. Interrogato anche su questo Elkann ha dichiarato: "Ci sono tante valutazioni, bisogna fare attenzione. Va trovato il giusto momento in cui fare le cose, come è successo con Hamilton. Con lui c’è stata una convergenza di intenti che ha consentito di lavorare insieme. Esistono tante possibilità, Newey o altri, bisogna valutare bene se ci sono le condizioni. Vanno capiti quali sono il livello di motivazione e la capacità di creare cose nuove piuttosto che replicarne altre".
Stando dunque alle parole dell'imprenditore italiano, per vedere l'inglese a Maranello bisognerà aspettare il momento giusto e fare in modo che più fattori li allineino. Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la vicenda e se "il genio dell'aerodinamica" approderà veramente in Italia per iniziare a lavorare con Hamilton, come da lui desiderato in passato.
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Fonte www.corriere.it
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