In Austria, la Ferrari non è mai stata protagonista, proprio come nei due weekend precedenti in Canada e in Spagna.
Il momento negativo della squadra non può essere trascurato per il podio di Carlos Sainz, ottenuto soltanto per l'incidente tra Verstappen e Norris, che ha costretto entrambi al ritiro.
Da Montréal in poi è evidente che la SF-24 non sia stata abbastanza competitiva; e neanche gli aggiornamenti hanno migliorato questa condizione, anzi, l'hanno paradossalmente peggiorata.
La McLaren e la Mercedes hanno fatto dei passi in avanti, mentre la Ferrari non è riuscita a guadagnare prestazione e sta faticando con il set-up ad estrarre il massimo potenziale.
Questa crisi totale della Scuderia ha comportato un drastico cambio di ambizioni: dopo il Gran Premio di Monaco, la parola "Mondiale" era un sogno, ma non un'utopia.
Adesso, invece, considerando una serie di risultati al di sotto delle aspettative, mantenere la seconda posizione nel campionato costruttori potrebbe già essere considerata un'impresa.
Insomma, se la Rossa intende lottare costantemente per vincere delle gare, c'è ancora tanto lavoro da fare a Maranello. Non ci resta che vedere se i tecnici del team "sbloccheranno" la SF-24.
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