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08/08/2024 12:00:00

Ferrari, Turrini è certo: «Dove è scritto che Newey fosse obbligato ad accettare la Rossa?»


News di Alessio Ciancola

Più volte cercati, avvicinarti ma senza mai concretizzare: così potrebbe essere riassunto il "rapporto" tra Adrian Newey e la Ferrari, uno di quei connubi per tutti perfetto, scontato, talvolta inevitabile ma che, nei fatti, mai si è realizzato. Nel corso degli anni molteplici sono stati i sogni fatti dai tifosi del Cavallino in merito all'ingaggio del tecnico britannico da parte del team Maranello, così come vari sono stati i tentativi da parte della stessa Scuderia di garantirsi il tecnico più geniale e vincente della F1. Tentativi che lo stesso Newey aveva commentato mesi fa, ricordando come negli ultimi decenni almeno due proposte gli siano giunte da Via Abetone (soprattutto nel 2013, quando la trattativa ultimata saltò alla vigilia del GP di Spagna) ma che, come detto, non hanno mai portato all'unione.

Unione che però, dopo l'addio di Newey alla Red Bull lo scorso maggio, sembrava potersi realizzare, visto che gli scenaro realistici per Adrian sembrano poter essere due: Aston Martin, che punta su di lui per il rilancio e l'apertura di un ciclo vincente (con enormi cifre economiche), e Ferrari, da tempo in pressing, pronta a sfruttare il suo standing per convincere "Il genio" a vestirsi di rosso. E, proprio l'ipotesi Ferrari, fino a pochi fa pareva la più concreta, pronta a essere ufficializzata. Uno scenario perfetto per molti, ma non per Lawrence Stroll, che in primis ha deciso di organizzare uja visita privata per Newey alla fabbrica del team Aston, per poi rilanciare in maniera clamorosa, dal punto di vista economico, la proposta all'ormai ex Red Bull pur di convincerlo a trasferirsi a Silverstone.

Ancora oggi il futuro di Adrian appare incerto e se ne fa spesso un gran parlare, anche se appare ormai chiaro, come riportato dal settimanale "Autosprint", sembra ormai cosa fatta il suo passaggio al team Aston Martin che, pare, potrebbe essere ufficializzato all'inizio di settembre dopo il naufragio, qualche mese fa, della trattativa con la Ferrari a causa delle elevate richieste, in termini di poteri e responsabilità, del "Genio" inglese. Una realtà dei fatti di cui, nel suo blog "Profondo Rosso" ha parlato Leo Turrini, che ha senza dubbio elogiato il tentativo della Rossa di ingaggiare Newey, senza però recriminare nulla a Maranello per l'affare saltato a causa sia della volontà dello stesso tecnico inglese sia le svariate opzioni sul suo tavolo che, in qualche modo, lo hanno aiutato ad avviare un'asta al rialzo.

"Ho sempre sostenuto che Maranello aveva fatto benissimo a presentare una offerta al Leonardo della F1. Al tempo stesso, ho facilmente immaginato che a Newey non sarebbero mancate altre offerte. [...] In qualunque trattativa ci sono opzioni diverse. È normale. Se la Ferrari non riesce a prendere Newey non è da biasimare. Non sta scritto da nessuna parte che Adrian possa essere…obbligato a dire di sì . Enzo Ferrari, per stare al nostro piccolo mondo, considerava in un certo periodo Stirling Moss il pilota più grande. Non riuscì mai ad ingaggiarlo. Gianni Agnelli voleva Gigi Riva alla Juve a tutti i costi. Non pervenuto. Potrei continuare".

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