Nonostante le critiche per lo stato della Formula 1 attuale, dove lo show esterno a volte sembra superare l'azione in pista, e la monotonia di avere un solo vincitore (almeno fino a qualche settimana fa) Liberty Media tiene la presa ben salda sulla sua gallina dalle uova d'oro. La compagnia americana, infatti, ha condiviso i report economici di metà anno, mettendo in luce i ricavi da capogiro: il guadagno per il solo motorsport è aumentato del 20%, passando da 618 milioni di dollari a 739. Questi soldi vengono dalle sponsorizzazioni, i diritti mediatici e dalle gare. Una menzione particolare va alle iscrizioni per F1TV, l'acquisizione della MotoGP (che si finalizzerà a novembre) e nuovi finanziatori, tra cui spicca Las Vegas Conventions and Visitors Authority (LVCVA), che spesso capita di vedere sui cartelloni nei tracciati. 

Dall'altro lato della medaglia, però, sono cresciute del 24% anche le spese, sfiorando i 645 milioni di dollari. In particolare costa di più pagare i team, che adesso richiedono 435 milioni all'anno. A far rientrare il bilancio, però, ci pensano gli ingressi legati alla logistica della Formula 2, Formula 3 e F1 Academy, con le loro hospitality, viaggi e servizi tecnici. Commentando questi dati, Stefano Domenicali ha detto: "La stagione di F1 sta portando a gare grandiose, con sette vincitori diversi in quattordici eventi e con distacchi ridotti in tutta la griglia. I follower dei social media sono aumentati del 30%, e nei primi 10 appuntamenti abbiamo avuto 3,7 milioni di spettatori in pista. La F1 Academy sta iniziando col botto nel suo primo anno seguendo il circus, e insieme alle gare Sprint, la F2 e la F3 portano azione e valore per i tifosi e gli sponsor". 

Foto copertina x.com

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