Quello che si è visto al Gran Premio d'Olanda sembrava un Lando Norris diverso. La sua classica scintilla maliziosa e simpatica si è messa un po' nell'angolino a favore di un atteggiamento più maturo, più composto, consapevole degli errori del passato e della vettura che ha in mano. Ora non è più tempo di scherzare, e il britannico è tornato dalla pausa estiva probabilmente più forte di prima, dopo un periodo in cui si era quasi smarrito e non riusciva a estrarre tutto il potenziale dalla sua velocissima MCL38.
La strada per sfidare Verstappen nel Mondiale piloti è ancora lunga, ma la caccia nel costruttori è aperta. E forse nel giovane di Bristol sta nascendo anche quella sicurezza che a lungo era mancata, offuscata dalle autocritiche per i punti sprecati. Basta vedere come ha risposto ai media, tra cui noi di Formula1.it, riguardo a quel piccolo errore in partenza, dopo che ha perso nuovamente il vantaggio della pole nel primo giro; non si è abbattuto, ma ha ragionato con lucidità su cosa fare."Dopo essere passato da curva 1 ero inaspettatamente calmo, forse perchè sono abituato a retrocedere al via. Mi sono solo chiesto cosa avrei potuto fare, guardando avanti, salvando le gomme e studiando il mio passo. Verso il giro 10 o 11 ho iniziato la mia rimonta e ho maturato l'ottimismo che lo avrei passato in pista. Avevo due opportunità: nella prima non ero abbastanza vicino, ma la seconda volta ce l'ho fatta".
"Cosa posso migliorare? Non pattinare. Certo, non è così facile sennò lo avrei già fatto, ma sappiamo come muoverci per ottenere la partenza perfetta. Si parla di margini sottili qui. Sia io che Oscar abbiamo sbagliato, quindi forse il problema è più in profondità o abbiamo giudicato male qualcosa più degli altri. La gara sembrava sfuggire in partenza, ma con questa vettura oggi era diverso", ha concluso poi Norris.
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