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01/09/2024 19:15:00

GP Italia - Analisi strategie: Leclerc fa la differenza, McLaren ingannata dall'usura della Hard


Gran Premio di Marco Sassara

Avevamo detto che il GP d’Italia ci avrebbe regalato tante emozioni. Avevamo detto che le strategie sarebbero state un’incognita fino al termine della gara. Pensavamo anche che il vincitore potesse essere qualcuno di inaspettato, ma nella Ferrari, diciamocelo, almeno alla vigilia, non ci credeva nessuno.

Il prospetto strategie fatto questa mattina tra noi e la Pirelli (leggi qui) era corretto. Soft pressoché inutilizzata, l’unico che ne fa uso è Stroll per soli due giri nel finale, ma non gli riesce nemmeno di fare suo il giro veloce (sarebbe stato anche inutile dal momento che ha chiuso in P19). Con l’asfalto nuovo e le temperature elevate si temeva che il graining sarebbe stato determinante nella scelta tra una e due soste e anche qui, ci avevamo preso, ma non del tutto.

La pista ha toccato gli oltre 50°C e il manto stradale nuovo e adesivo di Monza, hanno causato molto graining, sulle Medie, ma a sorpresa anche sulle Hard. Nessuno aveva provato questa gomma nel weekend, così da preservare più set possibili in vista della gara, e l’usura che l’ha riguardata è stata di gran lunga superiore alle aspettative.

Questo ha portato tutti a preferire le due soste, a parte alcuni temerari, tra cui la Ferrari che hanno rischiato la sosta unica ottenendo un vantaggio importante sui rivali. Leclerc vince inaspettatamente, Sainz conquista la quarta posizione in supporto a Charles, mentre Albon e Magnussen riescono a chiudere in zona punti. Kevin nonostante la penalità di 10’’ ricevuta per il contatto con Gasly.

Recap Strategie

Prima di procedere cerchiamo di fare il punto della situazione mediante il consueto recap strategico. Su una sosta Medium-Hard abbiamo avuto il vincitore Leclerc, Sainz, Albon, Magnussen, Colapinto (chiude un bellissimo debutto in 12° posizione a 13’’ dalla zona punti, sostituirà Sargeant nelle restanti gare della stagione), Ricciardo, Zhou.

Sulla speculare Hard-Medium abbiamo avuto Ocon e Bottas, entrambi fuori dai punti. Invece su due soste Medium (C4)-Hard (C3)-Hard (C3) abbiamo avuto Piastri, Norris, Hamilton, Russell, Alonso, Gasly e Hulkenberg. Mentre su Hard-Hard-Medium troviamo Verstappen e Perez. L’unico controcorrente è Stroll su Hard-Hard-Medium-Soft. Tsunoda l’unico ritirato dopo un contatto avvenuto nelle fasi iniziali di gara.

Il capolavoro di Leclerc, McLaren ingannata dall'usura della Hard

Senza guardare troppo i numeri spieghiamo da dove nasce il capolavoro fatto dalla Ferrari e soprattutto da Leclerc. Innanzitutto a Monza il passo gara tra i top team, già al venerdì sembrava abbastanza ravvicinato, oggi invece McLaren e Ferrari hanno avuto qualcosa in più rispetto ai rivali. Norris parte bene, ma poi arrivato alla staccata della seconda variante si fa sorprendere da Piastri con l’australiano che ne approfitta per prendersi subito la leadership della gara. Momento di blackout di cui approfitta anche Leclerc per salire in P2. Le Ferrari non avrebbero dovuto essere così vicine alle McLaren dal momento che Russell scattava dalla P3. George si mette fuori-gioco da solo commettendo un errore alla staccata della prima variante che lo fa retrocedere fino alla settima posizione.

La top-10 al secondo giro del GP d’Italia si componeva nel modo seguente: Piastri leader, poi Leclerc, Norris, Sainz, Hamilton, Verstappen, Russell, Perez, Albon, Alonso. Cosa ha permesso alla Ferrari di vincere la gara? Un rischio per lo più. Gli strateghi si approcciavano alla gara sapendo che avrebbero potuto avere del graining marcato sulle Medie e a secondo dell’importanza che avrebbe avuto avrebbero deciso se andare su una o due soste.

Il fatto che Russell sia stato uno dei primi a rientrare (giro 11) per montare le Hard, sapendo che la Mercedes era stata una delle vetture migliori in termini di gestione, deve aver probabilmente mandato tutti in allarme. Sirene che si sono intensificate ancora di più quando montate le Hard, le squadre hanno notato graining anche sulle C3. Questo ha fato propendere tutti i top team ad effettuare due soste, ad eccezione soltanto di uno, la Ferrari.

Il Cavallino fino a che ha corso a parità strategia con la McLaren, ha mostrato un buon ritmo, molto simile a Piastri e Norris. Leclerc perde la seconda posizione su Lando al momento del pit stop. Andando a passare da Medie ad Hard, le C3 bianche, a causa delle alte temperature asfalto, non impiegano molto ad entrare nella corretta finestra di funzionamento e Lando riesce a superare Charles mediante un buonissimo undercut.

Poi però notando del graining sulle C3, quasi metà dello schieramento decide che sia meglio sfruttare al massimo le mescole andando su due soste invece di gestirle. La Ferrari però, terzo Leclerc e quarto Sainz prima dell’ultimo pit stop da parte delle McLaren, decidono di correre il rischio. Nella loro mente si sviluppavano due due vie abbastanza nitide, 'o va bene e portiamo a casa una vittoria, magari anche con un doppio podio, oppure terminiamo terzi e quarti, nell’esatta posizione in cui siamo ora'. Probabilmente è questo che hanno pensato.

Non c’era nulla da perdere e ci hanno provato. Il risultato? Sainz verso i 2/3 dello stint è andato in crisi di gomme e ha dovuto rinunciare al podio giungendo quarto. Carlos riesce a ripulire il graining e a girare sui ritmi di Leclerc verso la fine quando era già stato superato dalle McLaren e a quel punto era troppo tardi.

Charles invece riesce a mantenere sempre un ritmo costante sull’1’23’’5, anche seppur più lento in alcune circostanze di 1’’5 rispetto a Piastri gli permette di vincere la gara anche con un certo margine di sicurezza, il monegasco chiude con un gap di 2’’6 su Oscar.

C’è chi afferma che Sainz ha contribuito nella vittoria di Charles. In minima parte si, ma non in modo determinante, almeno secondo chi scrive. Carlos nel corso del 44° giro si ritrova ad essere un ostacolo nella rimonta di Piastri verso la leadership. Riguardando i dati possiamo dire però l’australiano è riuscito a sbarazzarsi dello spagnolo in circa un giro e mezzo. Cosa che lo ha rallentato, ma neanche eccessivamente troppo. Se non ci fosse stato Carlos forse sarebbe riuscito a prendere Charles proprio nel finale, ma difficilmente sarebbe riuscito ad attaccarlo.

Leclerc fa la differenza

In definitiva Sainz non ha tratto molto vantaggio dalla strategia. La sosta unica lo ha costretto anzi a doversi prendere ulteriormente gestione delle gomme e a fare i salti mortali. La differenza questa volta l'ha fatta Leclerc, capace di gestire la gomma in modo magistrale. Nessuno come lui oggi.

Foto copertina: X, Ferrari, foto interna: Pirelli

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