Dopo il Gran Premio di Monza, la McLaren si è trovata una questione molto spinosa tra le mani: il divario dalla Red Bull nel Campionato Costruttori è di soli 8 punti, e in quello dei Piloti è solo di 62. L'occasione per conquistare un clamoroso en plein è nell'aria, e la squadra ha già buttato via diverse occasioni per chiudere il gap. L'ultima, abbastanza clamorosa, è stato un harakiri proprio sul suolo italiano, quando Oscar Piastri ha attaccato il compagno di squadra alla terza curva, lasciando la porta aperta a Leclerc. Per questo motivo, il team ha deciso di cancellare le famose "Papaya Rules" emerse a Monza, ossia la libertà di lottare tra i piloti, per introdurre gli ordini di squadra.
E lo stesso ideatore del termine, ossia Zak Brown, ha adesso sostenuto quanto siano fondamentali le gerarchie. "Abbiamo ancora otto gare, più tre Sprint Race, e il divario di Lando da Max è solo di sessanta punti. Il numero di piloti che è arrivato con questo scenario a questo punto del Mondiale è ristretto, e adesso dobbiamo dare tutto. Oscar farà il possibile per aiutare. Per nostra sfortuna abbiamo due piloti di punta, entrambi fantastici, ma Lando è in una posizione in cui può annusare il titolo", ha raccontato il CEO. "Ci ragioneremo una gara alla volta. Se tra un paio di gare saremo più vicini è un conto, ma se Lando avrà un DNF e Max vincerà i prossimi GP, perciò la matematica non sarà a nostro favore, cambieremo approccio. Abbiamo lasciato andare Oscar a Monza, e non è andata bene per noi come squadra, anche in ottica del Mondiale Costruttori. Poi c'è anche un board di persone che investono in noi e ci dicono come comportarci. Ma noi siamo piloti, la nostra unica regola sarebbe di non sbattersi fuori, ma adesso dobbiamo guardare a entrambe le classifiche".
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