Si è fermata in settima posizione la rimonta di Carlos Sainz, costretto a scattare dalla decima casella in griglia a seguito del botto di ieri nella fase iniziale del Q3. Il muretto della Ferrari è comunque riuscito a limitare parzialmente i danni, grazie al pit-stop anticipato che ha permesso allo spagnolo di mettere a segno un undercut ai danni di alcune monoposto.
Sul weekend di Marina Bay rimane comunque la macchia degli errori in qualifica con entrambi i piloti che non ha permesso alla Rossa di giocarsi le sue chance di vittoria o, perlomeno, di podio. I rimpianti ci sono, non potrebbe essere altrimenti, soprattutto se si guarda al passo tenuto da Leclerc nel corso del secondo stint, capace di avvicinarsi ai tempi del vincitore Lando Norris.
"Venendo qui il passo gara non è mai stata la nostra preoccupazione, bensì il giro secco perchè questa macchina ha una finestra molto piccola per far funzionare le gomme. Ieri io ho fatto l'errore in qualifica, ma anche con Charles abbiamo visto quanto questo margine sia molto ristretto e più di una volta quest’anno è stato il nostro punto debole", ha affermato il madrileno a Sky Sport F1.
Il Circus si prenderà ora una pausa di tre settimane, nella quale i team potranno comunque lavorare per preparare al meglio il ritorno su tracciati aventi caratteristiche decisamente più comuni. L'appuntamento è quindi fissato per il fine settimana del 18-20 ottobre, quando le monoposto scenderanno in pista ad Austin. Un circuito, quello texano, che rappresenterà il primo vero banco di prova per le novità che la Ferrari ha introdotto nelle ultime settimane: "Austin è una pista normale, con curve molto veloci; sarà molto importante vedere come si comporteranno gli aggiornamenti".
Per comprendere se a Maranello si sono definitivamente lasciati alle spalle i problemi pre-Monza occorrerà attendere e, nel frattempo, analizzare i dati degli ultimi weekend: "Non voglio dire che queste tre gare siano state un'opportunità persa, ma avremmo dovuto fare molti più punti rispetto a quelli che siamo riusciti effettivamente a portare a casa. Austin? Forse lì e in Messico - chiosa Sainz - la macchina andrà ancora più forte e potremo ottenere risultati migliori".
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