La notizia era nell'aria da qualche giorno, ma solo oggi è arrivata l'ufficialità dell'addio di Daniel Ricciardo alla VCARB. Una storia d'amore tormentata quella dell'australiano con la Red Bull, chiamato in corsa lo scorso anno per sostituire un deludente De Vries, ricevendo quest'anno il medesimo trattamento. Ma tutto ricade nello schema organizzato e spietato di Helmut Marko e soci, noti per il loro stile cinico: l'idea di chiamare Ricciardo era di mettere pressione a Perez nel sedile ufficiale, ma il piano è fallito, e ora la squadra manca di degni sostituti. Per questo tenteranno il tutto e per tutto con Lawson. In questo complesso scacchiere, chi ci guadagna è il messicano, che riesce a mantenere il suo posto nonostante le prestazioni al limite dello scadente. 

Tuttavia, nemmeno lui è al sicuro. Infatti, stando a quanto riportato da Joe Saward sul suo blog, il pilota potrebbe annunciare il suo ritiro dopo il Gran Premio del Messico, "dandogli un addio più gentile del licenziamento ed evitando che la Red Bull perda le vendite nelle Americhe". Uno scenario del tutto plausibile, visto che lo stesso Perez ripete da qualche tempo di stare pensando di abbandonare il circus, visto lo sforzo fisico e mentale che comporta. Nuovamente, la data non è casuale, ma l'ennesimo piano studiato a tavolino nel costante turnover della Formula 1, nel suo business milionario. Almeno, si spera, il pilota riuscirà a dare un bello spettacolo ai suoi tifosi in casa. 

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