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08/10/2024 07:30:00

«Sono stato l'unico a non voler lavorare con Newey». La clamorosa rivelazione dell'ex F1


News di Alessio Ciancola

Dopo mesi di speculazioni, finalmente si è posta la parola fine sulla telenovela relativa al futuro di Adrian Newey che, dopo aver deciso di lasciare la Red Bull, ha annunciato la sua nuova squadra. Il tutto dopo essere stato al centro della scena data la sua indecisione per il post Milton Keynes. Un avvenire che, come era chiaro, poteva portare a sole due strade: Aston Martin, che puntava su di lui per l'apertura di un ciclo vincente (con enormi cifre economiche), e Ferrari, da anni in pressing per portarlo a Maranello.

E proprio l'ipotesi Ferrari, che per settimane è stata la più concreta, è sfumata dopo che Lawrence Stroll ha deciso di volere Adrian a tutti i costi, rilanciando l'offerta, organizzando una visita per Newey alla factory del team e alzando alle stelle la proposta economica. Una serie di mosse che hanno portato Newey a sciogliere le riserve e ufficializzare il passaggio in Aston Martin dove, dal 2025, sarà supervisore tecnico e azionista. Una scelta dettata, più che da fattori economici, dalla volontà del team inglese di assecondare tutte le richieste, di responsabilità e deleghe, del "Genio": fattore che al contrario ha fatto ritirare la Ferrari dalla partita.

Una mossa, attesa, che logicamente ha fatto e sta facendo parlare molti tra gli addetti ai lavori e anche piloti che, quasi all'unanimità, hanno negli anni espresso ammirazione per Adrian Newey e mai nascosto il desiderio di lavorare con lui, poiché ritenuto a furor di popolo il più grande progettista della storia della F1, la cui presenza può dare una plus significativa al team che lo ingaggia.

Eppure, a fare la voce fuori dal coro, ci ha pensato l'ex pilota di F1, Christian Danner, che in una recente intervista a Formula Scout ha ammessl di non vedere in Newey lo stesso potenziale visto da altri e si considera l'unica persona nel mondo delle corse ad aver rifiutato il suo aiuto. Il 'niet", va detto, risale al 1982, quando sia Newey che Danner erano in una fase molto precoce della loro carriera.

"Sono l'unica persona nel mondo delle corse che abbia mai detto di non voler lavorare con Adrian Newey, il che è una specie di privilegio marcio. Sia Adrian che io ne ridiamo ancora. Manfred Cassani venne da me e disse: 'Ho una BMW M1 Procar e un team di F2, perché non vieni da me e ti faccio diventare un pilota di F1?' Ho fatto cinque gare con quella M1, delle prove in una gara di F2 al Nurburgring e una gara di cronoscalata. Non avendo avuto problemi di sicurezza, sapevo di non avere idea di come guidare le monoposto, quindi mi mandarono a Goodwood per un test e fui veloce. Il problema era che i miei compagni di squadra erano primo e secondo in Formula 3. Mi hanno insegnato che guidare una vettura non è poi così facile. Mi ci è voluta una stagione per prenderci la mano."

Newey, che allora era im March come ingegnere di pista di Danner per la sola gara di Silverstone (in cui Danner si ritirò dopo aver esaurito il carburante), venne "scartato" dal suo pilota a causa della sua inesperienza.

"Non volevo lavorare con Newey e gli dissi: 'Adrian, tu non hai esperienza, io non ho esperienza, non andrà bene. Era poco concentrato. Una volta dimenticò di staccare la radio e non sapeva cosa fare con il consumo di carburante. Era solo un giovane progettista. Quindi, finii con Ralph sulla mia auto e Adrian finì con Johnny Cecotto".

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Foto copertina x.com