Al termine del GP di Baku, in Azerbaijan, la McLaren è stata al centro di una controversa disputa tecnica riguardante la flessione del proprio alettone posteriore. Una flessione molto marcata che sembrava fungere un po’ come un DRS supplementare che poteva entrare in funzione autonomamente ogni qual volta la vettura superava una certa velocità.
Trattandosi dell’ala posteriore da basso carico, che dopo aver fatto la sua comparsa a Monza e Baku, probabilmente sarebbe stata riutilizzata solamente a Las Vegas (21-23 novembre) il CEO della McLaren, in un’intervista concessa al ‘Times’ ha voluto rimarcare come sia stato il team a voler richiedere una modifica alla FIA prima del GP di Singapore, così da mettere a tacere tutto il rumore emerso in quelle intense giornate.
“Abbiamo superato tutti i test”, esordisce Zak Brown. “Ci siamo offerti di apportare una modifica solo perché se ne stava parlando troppo e non crediamo faccia poi una così grande differenza. Lo abbiamo fatto per dimostrare che non c’era alcuna ricetta segreta. Così abbiamo pensato che potessimo anche modificarla un po’”, riporta 'Crash.net'.
Forse la casa di Woking potrebbe aver giocato d’anticipo. Richiedere alla FIA un chiarimento prima della concorrenza, così da evitare delle sanzioni in seguito. Un’ipotesi che ci può stare, ma che non trova credito nelle ricerche condotte, ad esempio da Mara Sangiorgio (giornalista ‘Sky’) che durante il weekend di Singapore aveva riferito di una Red Bull che, ben prima di Singapore, sarebbe già andata in più di un’occasione a suonare a ‘casa’ della Federazione per avere delle delucidazioni. Potrebbe dunque trattarsi di una strategia, volta anche ad interrompere il lavoro degli avversari, come anche no.
Evidenza invece fuori discussione, se c’è un’auto ad essere osservata all'interno del Paddock, quella è la MCL38. L'auto gode di una fama invidiabile e invidiata che però non sembra stia infastidendo il team, anzi: “Tutti guardano a cosa stanno facendo gli ingegneri che lavorano sulla vettura vincente e dunque è del tutto naturale che la nostra sia l’auto più osservata in questo momento. Alcuni ci fissano e giungono a conclusioni affrettate, spesso errate, ma se le altre squadre non facessero rumore non starebbero neanche facendo il loro lavoro. Quindi è giusto così. Per noi è un complimento essere sotto ai riflettori. Ci stimola. La nostra auto presenta una buona dose di innovazioni”, ha concluso Zak Brown.
Ricordiamo che l'ala posteriore da basso carico incriminata è stata considerataa irregolare per i prossimi GP, dunque, per il GP di Las Vegas, la McLaren dovrà andarla opportunatamente a modificare in modo che non possa andare più a ricreare quell'effetto di mini-DRS. Potrebbe anche studiare una specifica apposita.
Foto: McLaren
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