Il finale di stagione potrebbe essere più prevedibile, Wolff: «Abbiamo fatto una 'scoperta'»
08/10/2024 19:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La stagione 2024 di Formula 1 sta volgendo al termine. Anche se, a sei gare dal termine, è ancora tutto in discussione, con entrambi i titoli mondiali da assegnare, possiamo già fare alcune considerazioni. Rispetto al 2023 abbiamo avuto e stiamo vivendo un campionato molto entusiasmante che non ha mai dato dei punti di riferimento ben definiti.

Andare forte in una determinata pista o condizione, non ha mai costituito una garanzia che si potesse fare bene anche in un evento con caratteristiche simili. 

Chi ha sofferto maggiormente di questa varianza di prestazioni, soprattutto nella prima metà della stagione è stata la Mercedes. La W15 cambiava spesso comportamento anche da una sessione all’altra nell’arco dello stesso weekend. 'Autosport.com' ha dunque deciso di interpellare proprio Toto Wolff, team principal e comproprietario Mercedes, per cercare di comprendere i fattori che hanno influito su questo stranissimo andamento nel corso della stagione: “Per noi questa varianza nelle prestazioni da una gara all’altra è stata molto difficile da calcolare. Anche senza nessun aggiornamento si poteva passare dalla vittoria alla sesta posizione”.

Wolff, Mercedes

McLaren il team migliore

L’unica squadra che ha sofferto meno questa problematica è stata la McLaren. La ragione di ciò è che potrebbe avere una base di partenza più solida delle altre e una finestra di lavoro più ampia rispetto agli altri competitor. Questo le ha permesso di mantenere delle prestazioni più stabili. Noialtri rimbalziamo dall’esuberanza alla depressione. Basta guardare la Ferrari, data per persa all’inizio dell’estate e poi tornata molto forte a lottare per podi e vittorie”, ha ammesso Wolff in tutta onestà.

“C’è stato un periodo in cui anche noi siamo stati là in cima per delle gare, ma oggi chiaramente non siamo più in quella posizione”, ha proseguito l’austriaco. A volte è talmente complicato dare alle prestazioni il giusto valore che anche le persone più intelligenti possono perdersi”.

La scoperta che potrebbe rendere il finale di stagione più prevedibile

Entrando più nel dettaglio degli aspetti tecnici, Wolff ha infine rivelato una 'scoperta' (fatta da tutte le squadre) che potrebbe però rendere il finale di campionato un po' più prevedibile: “Prima della pausa estiva credevamo di aver compreso da dove provenissero le prestazioni, ma poi abbiamo 'scoperto', come credo abbiano fatto anche gli altri, che una maggiore deportanza non sempre si traduce in un tempo migliore sul giro. Non credo sia la notizia del secolo, ma è l’interazione tra pista, temperature, pneumatici, bilanciamento, aerodinamica e input del pilota a dover essere gestita correttamente. Bisogna ricercare la perfetta alchimia tra tutti questi fattori. Se solo uno è fuori posto, la situazione può peggiorare drasticamente”.


Foto: Mercedes

Leggi anche: Sviluppi - La McLaren ragiona sul da farsi, Stella: «Potremmo rallentare, ma dobbiamo insistere»

Leggi anche: Mercedes, Wolff: «2025 o 2026? Rispondo come Lauda, vogliamo vincerli entrambi»

Leggi anche: Mancata correlazione Red Bull - Verstappen: «Galleria del vento obsoleta», ma non è sua la colpa

Leggi anche: Power Unit 2026, Vowles: «Mercedes ha investito prima di altri in aree differenti»

Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio Stati Uniti 2024


Tag
f1 | mercedes | wolff | hamilton | russell | mclaren | ferrari | red bull | prestazioni | stagione 2024 | formula 1 |