Nonostante un rinnovo che (contrattualmente parlando) lo tiene al sicuro fino al termine del 2026, Sergio Perez sembra sempre più lontano dall'orbita Red Bull. Il messicano continua a non fornire i risultati che i vertici del team anglo-austriaco si aspettano, per questo ad oggi la sua conferma pare alquanto complicata da immaginare.

Ed è proprio sulla base di questo presupposto che la squadra capitanata da Christian Horner ha deciso di scaricare Daniel Ricciardo per poter (ri)mettere Liam Lawson al volante della VCARB. Il rientro in griglia del neozelandese darà infatti vita ad un vero e proprio esame che si protrarrà per le restanti sei gare della stagione: dall'esito del confronto tra il classe 2002 e Yuki Tsunoda uscirà verosimilmente il nome del pilota che la prossima stagione andrà ad affiancare Max Verstappen nel team ufficiale.

La conferma di Helmut Marko

Ad avvalorare questa tesi è stato direttamente lo storico consigliere della Red Bull che, durante un'intervista rilasciata a F1-Insider, ha fornito un aggiornamento riguardo quella che è la situazione attuale: "Le gare rimanenti decideranno come saranno strutturate le nostre coppie di piloti per il prossimo anno. Abbiamo deciso di mettere a confronto Lawson e Tsunoda, saranno entrambi nelle medesime condizioni e ognuno di loro avrà sei gare per dimostrare di essere il migliore".

Uno scenario che, per forza di cose, mette fuori causa Perez: "Posso benissimo immaginare che sarà un pilota junior ad affiancare Max. Storicamente abbiamo sempre dato ai nostri giovani una possibilità in Formula 1; Vettel, Verstappen e Ricciardo sono solo alcuni esempi. Adesso - conclude Marko - anche altri team stanno seguendo questa filosofia... La Mercedes con Antonelli, la Haas con Bearman e la Williams con Colapinto".

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