Il 14 marzo 2025 sarà una data destinata ad entrare di diritto nella storia del motorsport italiano. Tra poco più di cinque mesi infatti, Kimi Antonelli farà il suo debutto in Formula 1 da titolare. Di sensazioni ed emozioni ne ha parlato proprio il talento cresciuto nel vivaio della Mercedes, in occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta a Trento: "Essere pilota ufficiale il prossimo anno è una cosa che non ho ancora realizzato, credo che me ne renderò conto solo quando sarò in griglia a Melbourne. Però sono davvero contento, è un sogno che diventa realtà".
Nonostante la giovane età, il nativo di Bologna ha le idee molto chiare riguardo gli obbiettivi della sua prima stagione nella massima categoria automobilistica: "Mi sento pronto per la Formula 1, a livello di velocità credo che non sarà un problema. Gli unici aspetti sui quali ci sarà tanto da lavorare saranno la gestione del weekend e la comprensione di tutte le procedure. Qualche podio andrebbe bene, ma l'obiettivo principale sarà portare a casa delle vittorie. Ovviamente non sarà facile, perché tutti i team hanno a disposizione una macchina competitiva".
Raccogliere il testimone da un pilota che ha scritto la storia di questo sport non sarà certo semplice, ma nessuno più di Toto Wolff è a conoscenza delle potenzialità di Antonelli; lo dimostra la fiducia che l'intero ambiente Mercedes ha avuto in lui sin dal 2018, anno in cui Kimi entrò a far parte dell'academy del team di Brackley. Nel momento in cui Lewis Hamilton ha annunciato il proprio passaggio in Ferrari, la percezione avuta dall'esterno è che la squadra anglo-tedesca non abbia mai avuto molti dubbi riguardo la possibilità di promuovere il 18enne italiano.
Perciò Kimi, che solo tre anni fa completava la sua prima stagione in monoposto nel campionato di Formula 4, in primavera ha iniziato un intenso programma di test privati alla guida delle precedenti monoposto ad effetto suolo (e non). L'obbiettivo non era quello di capire quanta velocità avesse l'italiano, bensì gli angoli da smussare per renderlo un pilota in grado di portare la vettura al limite nel minor tempo possibile. "Durante i test - ha dichiarato Antonelli - una cosa che ha impressionato è stata la velocità con cui arrivavo ai tempi che loro predisponevano. Devo dire che un fattore su cui ho fatto più fatica è stato il passo gara, ma a Spa ho migliorato notevolmente questo aspetto", ha dichiarato Antonelli.
Nonostante manchino ancora due round al termine del campionato di Formula 2, l'attenzione è già in parte rivolta alla classe regina visto che il bolognese si trova spesso nel box della Mercedes, al fine di di cominciare a prendere le misure con il nuovo ambiente e vedere come si relaziona un pilota di Formula 1 con meccanici e ingegneri: "Ho un bel rapporto con Lewis. Capita spesso di parlarci nei weekend di gara e devo dire che è una grandissima persona, molto umile. Da lui a Singapore ho imparato come gestisce la gara, le informazioni che dà al team sullo stato della vettura e delle gomme". Ciò rappresenta un primo passo nella curva di apprendimento che il giovane italiano sarà chiamato ad affrontare nel corso dei mesi che precederanno il suo esordio: "Non vedo l’ora di tornare in pista per continuare a osservare e imparare, in modo tale da essere pronto in vista del prossimo anno".
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Foto interna pbs.twimg.com
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