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17/10/2024 23:00:00

T-Tray gate, Red Bull ammette: «Il dispositivo esiste ma è inaccessibile»


News di Giuseppe Cianci

Da stamattina all'interno del Circus di Formula 1 non si fa altro che discutere dell'ultima indiscrezione circolata. Uno dei team starebbe utilizzando un dispositivo illegale per modificare l'assetto della propria vettura durante il regime di parco chiuso e ottenere così un vantaggio. Nonostante la FIA sia corsa ai ripari modificando nuovamente la metodologia con cui effettua i suoi test, sembrerebbe che la scuderia incriminata abbia "ammesso" le proprie colpe. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli

La versione della Red Bull

Secondo quanto riportato dalla BBC, nelle scorse ore, un portavoce della Red Bull Racing ha dichiarato: "Sì, il dispositivo esiste, anche se è inaccessibile una volta che la vettura è completamente assemblata e pronta a correre. Nei numerosi scambi di corrispondenza che abbiamo con la FIA, è emersa questo elemento e abbiamo concordato un piano per il futuro".

Lando Norris, pilota della McLaren, che sta sfidando Max Verstappen per il campionato piloti, parlando di questa questione ha detto: "Una cosa è avere questo dispositivo in macchina e un'altra è il modo in cui lo si sfrutta e lo si usa, cosa di cui non abbiamo idea. Se lo hanno usato nel modo in cui si pensa, forse adesso cambieranno le cose, ma non hanno ottenuto diverse pole e vittorie solo per un particolare del genere. Non credo che ci sarà qualche differenza. Quando però ci saranno delle pole decise per millesimi, si potrà dire che forse sarà cambiato qualcosa".

Fonti vicine alla questione affermano che la FIA è stata informata del dispositivo sulla Red Bull nel corso del weekend del Gran Premio di Singapore e che dunque si è messa subito a lavoro per risolvere la vicenda.

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