Leggi l'articolo completo su formula1.it

27/10/2024 18:00:00

La Mercedes non trova pace con gli aggiornamenti: il vento ora è contro


News di Prisca Manzoni

La Mercedes è arrivata al GP degli Stati Uniti debuttando un nuovo pacchetto di aggiornamenti che anticipava dal ritorno dopo la pausa estiva. L'obiettivo era quello di correggere il grande difetto della W15: la sua imprevedibilità. O meglio, il suo funzionare in una finestra molto ristretta, in condizioni atmosferiche, di grip e di temperatura particolare. Non a caso i successi del Belgio e del Regno Unito non si sono più presentati appena è sparita la classica pioggerellina nordica.

Subito dal debutto ad Austin, però, i piloti si sono trovati tra le mani una vettura imbizzarrita, che non stava in pista appena prendeva un cordolo o una raffica di vento; questo strano comportamento ha portato Russell nel muro al sabato e Hamilton in ghiaia la domenica. Lo scenario era proprio il peggiore per il team, in quanto solo il campione guidava con la nuova versione della vettura. Infatti, dopo il botto del sabato, i meccanici non avevano abbastanza pezzi nuovi per riparare la monoposto numero 63, che ha corso poi una discreta gara con la vecchia spec. 

Il weekend del Messico si è aperto ancora con un'altra situazione alquanto sfavorevole: Antonelli, al volante della Mercedes di Hamilton nelle PL1, ha preso un detrito, danneggiando il fondo. Parlando con AMuS, la squadra ha riportato una perdita di 0,25 secondi. Ancora una volta non c'è a disposizione una scorta del fondo nuovo, che arriverà solo a Interlagos, perciò il britannico dovrà scendere in pista con il pezzo "rattoppato". A Russell è andata poi ancora peggio, dato che è stato vittima di uno spaventoso incidente a 35G, che ha completamente distrutto la monoposto. Fortunatamente, il pilota è uscito illeso. 

Una ricerca senza pace

Per aggiungere il danno alla beffa, la Mercedes dovrà anche fare i conti adesso con il budget capin quanto le riparazioni non sono certo gratuite. Insomma, per il team della Stella si prospetta un finale di stagione alquanto in salita, dagli animi abbattuti per l'aggiornamento che non funziona e la corsa alla ricerca di una soluzione, supportata da dati ancora inesistenti. Si dice anche che sarà costretta a ridurre lo sviluppo, facendo un minestrone di pezzi vecchi e nuovi sulle vetture fino alla fine dell'anno.

Una fotografia di un problema che assilla gli ingegneri di Brackley ormai da anni, che producono monoposto incostanti e ballerine, che una gara vanno a podio e all'altra faticano a conquistare punti. E il fatto peggiore è che nessuno ha ancora trovato una causa di questa defaillance tecnica. Non esattamente la chiusa di stagione che si desiderava, o che Hamilton si merita, ma la perfetta immagine della Formula 1 attuale, segnata da limiti di costo e ore passate al simulatore senza troppa utilità. Gare "calvario" e sacrificate, esattamente come era successo alla Ferrari di metà stagione. Un ciclo da dimenticare per la Mercedes, che non vede già l'ora del 2026.

 

Foto copertina x.com

Leggi anche: La Red Bull fa sul serio per Colapinto, ma qual è il vantaggio del trasferimento?

Leggi anche: Il miglior Sainz in Ferrari? Super Max, male Norris: analisi telemetria qualifiche