Quando ha debuttato in Formula 1 a Monza, nessuno aveva degnato Franco Colapinto di particolare attenzione. L'unico obiettivo era solo di non sbattere la macchina, evitando sofferenze inutili a una Williams già vessata. E dopo il primo weekend quasi "in sordina", nonostante la sua risalita dalla 18esima alla 12esima posizione avesse già fatto parlare qualcuno, l'aria è cambiata completamente a Baku, dove l'argentino non solo ha centrato la Q3, ma anche i suoi primi punti.
Da quel momento non si sono ancora fermati gli elogi e il 21enne ha fatto breccia nel cuore di molti tifosi, anche per la sua simpatia fuori dalla pista. Su di lui non sono puntati solo gli occhi del suo Paese, ma persino quelli di Helmut Marko. Infatti, come riportato da Joe Saward e Roberto Chinchero, la famiglia dei campioni del mondo sarebbe interessata a Colapinto; l'offerta sarebbe in VCARB, con la conseguente promozione di Lawson al sedile ufficiale. "Da Milton Keynes c'è un'offerta. Loro giocano la stessa carta che anni fa gli permise di avere Verstappen, ovvero che gli possono dare un sedile. Però ovviamente in questa partita il "cartellino" è della Williams, che lo ha nel programma junior da due anni, e non è detto che sarebbe intenzionata a cederlo", ha detto il giornalista italiano a Sky Sport. Ovviamente, entrambi gli scenari prendono in cosiderazione il ritiro / licenziamento di Perez. Lo stesso Helmut Marko, parlando al giornale "Kleine Zeitung" ha confermato che ci sono state proposte di prestito, ma ha poi smentito tutto, ammettendo che "non sono condizioni vantaggiose. E noi siamo a posto con la nostra squadra junior".
Ma quale sarebbe il vantaggio della trattativa? In primo luogo, per Colapinto ci sarebbe ovviamente un sedile ufficiale, e per la Red Bull la possibilità di restare nel mercato dell'America Latina, che frutta a loro parecchi introiti e, si dice, sia l'unico motivo per cui tengono Perez. I fan dell'argentino sono tanto appassionati quanto i messicani, e sono disposti a volare ovunque per incontrarlo (tenendo anche conto della grave crisi economica del loro Paese). Dal punto di vista tecnico, di sicuro il giovane ha mostrato velocità e adattabilità, ma allo stesso tempo non darebbe fastidio a Verstappen e ascolterebbe gli ordini di scuderia. A livello di abilità, il tutto si deciderà nelle prossime gare, confrontando i suoi dati con quelli di Lawson e, forse, Tsunoda.
Chi ha il coltello dalla parte del manico, però, è la Williams, che può tenere banco nelle trattative. Jamws Vowles si è più volte dimostrato disponibile a negoziare un contratto per Colapinto, ma ovviamente con le condizioni dettate da lui. Parlando proprio di questo trasferimento, il team principal ha speso poche parole: "Le negoziazioni sono molto sensibili e non posso dire nulla pubblicamente. Non posso rispondere. Se non andrà altrove, Franco resterà con noi come terzo pilota. Proverà spesso le vetture vecchie per tenerlo in allenamento. Poi abbiamo già visto quest'anno che non mancano le occasioni alle riserve". Allo stesso tempo, però, il team di Grove non può temporeggiare: se qualcuno è veramente interessato, ci sono i modi per svincolare i giovani dai contratti, come già si è visto con Piastri.
Senza contare, inoltre, che per le squadre anche le Academy sono un punto di forza, un modo con cui riescono a dimostrarsi più competitive agli occhi dei rivali: promuovere i giovani dei propri ranghi e renderli vincenti manda dei messaggi chiari, così come riuscire a "venderli" o a sottrarli ad altri indica una forza politica non indifferente. Se poi ci sono di mezzo anche altre rivalità in pista, il gioco è fatto; basta vedere come sghignazzava Horner quando Albon ha trovato un sedile nella Williams motorizzata Mercedes. E non dimentichiamoci anche delle discussioni tra la McLaren e l'Audi per Bortoleto; al momento ci sarebbe già un contratto sul tavolo, ma si aspetta la fine del Campionato F2. Intanto dall'esterno si attende, captando qualche notizia qua e là, col desiderio di vedere nuovi volti meritevoli in Formula 1.
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