Era previsto sin dalla viglia, che la pista di San Paolo non sarebbe stata particolarmente favorevole alla Ferrari e alle caratteristiche della SF-24. E il verdetto della qualfica Sprint sul tracciato di Interlagos prima, e della garetta del sabato poi hanno confermato in pieno tali previsioni. Classifiche alla mano, le due McLaren di Norris e Piastri hanno dominato quasi agilmente la sessione di prove cronometrate, con i piloti papaya capaci di arpionare tutta la prima fila e infliggere distacchi importanti ai rivali. E, in modo davvero simile, è andata anche la gara Sprint, dove i due pilota del team inglese hanno portato a casa una doppietta (pur non semplice e dalla agevole gestione) davanti alla Red Bull di Verstappen e alle due Ferrari di Leclerc e Sainz.
In qualifica però, malgrado tutto, la SF-24 si era comunque rivelata la seconda forza in campo, grazie sia al suo valore (cresciuto in nel finale di stagione) sia grazie alle abilità di guida e di qualficatore di Charles Leclerc che era riuscito a piazzare la sua vettura in terza posizione nella qualifica Sprint. Nella Sprint vera e propria invece, il verdetto per il team di Maranello, è stato ben diverso, con Charles Leclerc e Carlos Sainz solo al quarto e quinto posto, capaci di portare a casa il massimo risultato possibile con una monoposto che è apparsa nervosa, non straordinaria nella gestione gomme e, di fatto, più lenta della McLaren nei primi giri e anche della Red Bull nel finale, complice anche l'errore del pilota monegasco a poche tornate dalla bandiera a a scacchi.
Un quadro che i tecnici del Cavallino dovranno analizzare a fondo sia in vista della qualifica che della gara vera e propria. Il tutto, ovviamente, per massimizzare il risultato della trasferta paulista ma anche, se non soprattutto, per limitare quanto più possibile (visto che un recupero appare estremamente difficile, a meno di una gara "pazza" data l'incognita meteo che potrebbe rimescolare i valori in campo o con una serie di colpi di scena nelle posizioni di vertice) dalla McLaren in classifica costruttori. L'obiettivo, dunque, appare almeno quello di pareggiare i punti persi nel corso della Sprint, visto che dopo la doppietta della compagine diretta da Andrea Stella, il gap della Scuderia è aumentato dai 29 punti della viglia a 34, con un evento in meno da disputare: un recupero, grandi linee e con nette approssimazioni, di circa 12 punti ad evento fino alla bandiera a scacchi del GP di Abu Dhabi.
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