I team hanno iniziato ormai da tempo a lavorare sulla vettura 2025 e ora che ci stiamo per addentrare nel periodo più buio e più triste dell’anno (l’inverno triste degli amanti del motorsport), è giunto il momento di intensificare gli sforzi per affilare le armi che saranno messe in dotazione dei piloti nel corso della prossima stagione.
Anche se i tecnici cercano sempre di togliersi ogni sorta di dubbio nelle ultime gare del campionato per poter essere certi di poter sviluppare le idee giuste durante i lunghissimi tre mesi di stop, c’è un team che a sorpresa, sembra nutrire molti dubbi sulla bontà del futuro progetto.
L’ingegnere capo della Red Bull infatti, in un’intervista apparsa su ‘GPBlog.com’ non ha nascosto le sue preoccupazioni, facendo pensare che la vettura 2025 possa essere anche piuttosto diversa da quella di quest’anno: “Al momento tutto procede come da programma, ma vi garantisco che saranno tutti nervosi alla vigilia della prima giornata di test. Sappiamo cosa vogliamo fare, ma bisogna già pensare anche a cosa accadrà quando la nostra attenzione dovrà per forza di cose spostarsi anticipatamente sull’auto 2026”, riferisce Paul Monaghan.
Essendo il primo inverno senza Adrian Newey al timone della nave, qualche preoccupazione in più potrebbe, anzi è, sicuramente lecita: “Si tratta come sempre di fare meglio rispetto ai nostri avversari. Conosciamo il lavoro che dobbiamo fare e il progetto che vogliamo provare a realizzare per poter competere in entrambi i campionati anche l’anno prossimo. Sarà una bella sfida, ma ci proveremo”, ha concluso l'ingegnere capo della Red Bull.
Che ci siano dubbi è del tutto normale. Fa parte del lavoro dell’ingegnere non essere mai al 100% sicuro di aver fatto la cosa giusta, o meglio di non aver fatto proprio tutto il necessario per raggiungere la perfezione. Da Milton Keynes però trasuda un po’ più preoccupazione in più rispetto al solito. Stravolgere il progetto 2024 per una sola stagione, dal momento che poi nel 2026 si avranno dei regolamenti completamente nuovi non ci sembra possibile. La possibilità c’è sempre, ma è davvero poco probabile. Questo discorso non vale ovviamente solo per loro, ma anche per tutti gli altri team.
Forse però, tale preoccupazione potrebbe spiegarsi qualora i tecnici avessero in mente di toccare delle zone nevralgiche della monoposto che se erroneamente modificate potrebbero causare dei mal di testa niente male all'interno della fabbrica di Milton Keynes, soprattutto all’inizio di una nuova stagione. Questa volta poi non ci sarebbe più nemmeno Newey a metterci una pezza.
Foto: Red Bull Racing
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