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10/11/2024 07:30:00

«Alonso? Il più grande: migliore di Senna e Schumacher». L'ex pilota non ha dubbi


News di Alessio Ciancola

Sono passati ben 23 anni da quando, nel ormai lontano 2001, Fernando Alonso debuttò in Formula Uno al volante della Minardi, al fianco del pilota brasiliano Tarso Marques, alla sua terza annata nella massima serie automobilistica dopo aver già disputato due campionati nel 1996 e 1997, pur senza avere mai la certezza di un posto fisso. Una stagione in cui, come detto, portò a battesimo il semi-sconosciuto Fernando Alonso, ai suoi primi passi con il team di Faenza capitanato da Giancarlo Minardi che, di fatto, ebbe la straordinaria visione di mettere in macchina uno dei piloti più forti e talentuosi della F1 modera. Un pilota che, oltre due decenni dopo, all’età di 43 anni e con più di 400 GP disputati, è ancora ben presente e capace di dire la sua nel Circus al volante dell’Aston Martin, dopo aver conquistato due titoli mondiali ottenuti nel 2005 e 2006 (e sole, per il suo talento, 32 vittorie) al volante della Renault di Flavio Briatore.

Una carriera, come detto, importante, forse unica e ancora lontana dal termine, di cui si fa spesso un gran parlare sia nel paddock che fuori, che ha sempre impressionato tutti gli addetti ai lavori o coloro i quali, in qualche modo, ne sono stati parte. Tra questi c'è anche lo stessk Marques, che in una recente intervista pubblicata da Aston Martin, ha ricordato i suoi primi incontri con Fernando Alonso, le sue prime impressioni e il modo con cui hanno collaborato da compagni di squadra nel primo anno del nuovo millennio.

Avevo sentito parlare di Fernando come di un ragazzo di talento. Sapevo che era un pilota giovane e veloce, ma la prima volta che l’ho visto è stato due settimane prima della prima gara del 2001. La mia responsabilità era quella di guidare Fernando”.

Un talento che Alonso riuscì a sprigionare in tempi assai brevi; pur senza disporre di una monoposto competitiva e capace di metterlo nelle prime posizioni. Una crescita esponenziale di cui lo stesso Marques rimase molto colpito, arivando oggi a definire senza timore il suo ex compagno di squadra come uno dei migliori talenti, anzi piloti della storia, anche più di gente maggiormente titolata come Max Verstappen, Lewis Hamilton o Michael Schumacher.

Sono un fan di Ayrton Senna, come tutti i brasiliani, e ci sono leggende recenti come Schumacher, Hamilton e ora Verstappen, quindi è difficile paragonare i piloti di tutte le epoche, ma credo che Fernando sia bravo come loro o migliore. Se dovessi scegliere un pilota, sceglierei Fernando. Penso sia stato migliore di Schumacher quando hanno fatto un testa a testa e, i brasiliani si arrabbieranno, direi che è anche migliore di Senna".

Per Marques, dunque, Alonso ha avuto la meglio persino su Schumacher, con cui ha avuto modo du confrontarsi direttamente e a parità di competitività. Una classifica stilata senza esitazioni di cui Marques ha avuto modo di spiegare le differenze che, secondo lui, rendono lo spagnolo superiore a tutti i Goat della F1.

"Senna era incredibile, un talento naturale, ma commetteva più errori di Fernando. Alonso ha imparato rapidamente a guidare non solo velocemente, ma anche in modo intelligente, cosa che direi anche di Hamilton. Fernando è il più grande, insieme a Hamilton. Credo che Fernando dovrebbe essere al suo livello per numero di titoli, solo che a volte non ha avuto la macchina giusta. Credo meriti più titoli di quanti ne ha. I due titoli mondiali sono fantastici, ma non riflettono il suo talento. Dovrebbe avere molto di più".

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Foto copertina x.com