Contro ogni pronostico, la Mercedes è arrivata a Las Vegas mostrando un grandissimo potenziale e una velocità che mancava da parecchi Gran Premi. Il motivo di fondo è sempre lo stesso: le basse temperature, la finestra ottimale per tirare fuori il meglio dalla vettura (non a caso, le due vittorie di quest'anno sono arrivate a Silverstone e Spa, due luoghi non esattamente tropicali). E, come ripetuto più volte dal team, quando la W15 è nelle condizioni giuste può lottare per le posizioni che contato. Peccato, però, che nessuno sappia esattamente quali sono.
In pole position per domani non ci sarà Lewis Hamilton, il più veloce dalla PL1, bensì George Russell, che è riuscito a mettere tutto insieme quando contava, a differenza del compagno di squadra. "Onestamente non mi aspettavo la pole position. È incredibile che siamo tornati davanti", ha detto il britannico ai media. "Siamo stati veloci per tutto il weekend, ma sapevo che l'ultimo giro del Q3 era quello che più importava. Nel primo tentativo avuto un piccolo spavento e ai box ho cambiato l'ala anteriore, poi, uscedo per ultimo, ho temuto di prendere la bandiera a scacchi e non lanciarmi. Ho preso un rischio con la scelta di partire per ultimo, ma avevo fiducia in me stesso e sapevo che un giro pulito era abbastanza per la prima fila. Quest'anno ho già fatto delle belle qualifiche, adesso devo convertirle in performance in gara".
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