Il Gran Premio del Qatar è stato particolarmente intenso per gli appassionati di Formula 1, così come per gli addetti ai lavori.
Il momento in cui la gara si è accesa per davvero è stato, senz'alcun dubbio, quello in cui la Williams di Alexander Albon ha perso il proprio specchietto retrovisore destro sul rettilineo principale.
In casi di questo genere, si ricorre ad una Safety Car o Virtual Safety Car per rimuovere il pezzo staccatosi dalla monoposto.
Il direttore di gara Marques, invece, ha optato per una doppia bandiera gialla; quantomeno fino a quando - inevitabilmente - una monoposto (quella di Bottas, per essere precisi) non è passata sopra allo specchietto, rompendolo in mille pezzi.
Soltanto a quel punto è stata mandata in pista la Safety Car, ma era già troppo tardi. Le forature di Hamilton e Sainz potrebbero non esser state causate dai detriti, eppure sarebbero state sicuramente evitate effettuando il pit stop prima; cosa che Ferrari e Mercedes avrebbero fatto con una neutralizzazione della corsa in atto.
Anche la penalità di Norris è stata giusta per l'infrazione commessa (non aver rallentato in regime di doppia bandiera gialla), però il pilota McLaren non avrebbe dovuto ritrovarsi in quella situazione.
Insomma, ancora una volta in questo 2024, la FIA non si è dimostrata all'altezza della Formula 1. E sarebbe anche il caso di interrogarsi sul da farsi...
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