Nel corso della stagione 2024 di Formula 1 abbiamo sentito molto parlare delle ‘Papaya Rules’. Delle regole che la McLaren ha imposto per il quieto vivere ai piloti, i quali non si sarebbero mai sognati di violare o contraddire.
A causa di queste norme interne, durante l’anno abbiamo assistito a degli ordini di scuderia abbastanza plateali, che oltre a far discutere per ragioni sportive, sono state spesso molto criticate perché potrebbero aver rallentato il cammino di Norris verso la corsa mondiale contro Verstappen.
Raggiunto da ‘Via Play’ e interrogato sull’argomento, il campione del mondo in carica, che spesso si è ritrovato a sfidare il duo McLaren, ha commentato il modus operandi dei rivali facendo intendere che non avrebbe mai rispettato quelle regole se solo avesse vestito i colori papaya: “Sono regole che non aiutano affatto. Se sentissi il mio ingegnere pronunciare quelle parole gli direi di starsene immediatamente zitto. Sono delle sciocchezze. Come squadra avrebbero potuto risolvere la cosa molto meglio e più velocemente, permettendo ai piloti di competere tra loro”.
Conoscendo il carattere di Verstappen era logico attendersi una risposta simile. Alla fine però l’olandese non crede siano state le ‘Papaya Rules’ ad impedire a Norris di batterlo. Semplicemente: “Avevano ancora molto da apprendere sul fatto di competere costantemente per delle vittorie. La macchina era davvero ottima, cosa che ha permesso loro di avere la meglio nel costruttori, ma non erano pronti per il piloti”, ha concluso secondo quanto riporta ‘Marca.com’.
Foto: Red Bull Racing
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