Alla fine della stagione 2024, l'avventura di Kevin Magnussen con la Haas - nonché in Formula 1 - è giunta al termine.
Il suo ultimo anno nella classe regina del motorsport è stato tutt'altro che da ricordare, sia dal punto di vista prestazionale che sotto l'aspetto della correttezza in pista, non di certo uno dei suoi pregi...
Il danese ha ottenuto sei piazzamenti in top 10 (Sprint comprese), per un totale di 16 punti rispetto ai 41 del compagno Hulkenberg.
Compagno che ha senza dubbio aiutato in più occasioni, pur con delle ripercussioni: la Sprint di Miami è stata l'esempio più eclatante, viste le penalità ricevute per non far passare un più veloce Lewis Hamilton.
Il suo atteggiamento oltre il limite, però, lo ha portato a saltare il Gran Premio di Baku per i troppi punti penalità accumulati sulla propria superlicenza.
Oliver Bearman, che lo ha sostituito in quell'occasione (ed anche in Brasile, ma per motivi di salute) ha dimostrato quello che Magnussen temeva: un ricambio generazionale tra i due è più che giusto.
Complessivamente, la stagione di Kevin Magnussen è da 5 ½ in pagella, frutto di perfomance non esaltanti e qualche manovra pericolosa di troppo.
Se dal punto di vista dei risultati probabilmente non si farà rimpiangere, non si può di certo dire lo stesso della sua particolare personalità, di cui la F1 sentirà la mancanza.
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