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06/03/2025 16:40:00

FIA poco trasparente: Motorsport UK minaccia azioni legali


News di Nicole Maruzzo

Una lettera. Un'accusa. Motorsport UK non ci sta e si prepara a portare la FIA in tribunale. Al centro della disputa, la preoccupazione per una mancanza di trasparenza e un nuovo accordo di riservatezza che sa di “ordine di imbavagliamento”. A guidare la battaglia, David Richards, presidente dell'ente britannico, che, in una lettera ai membri, denuncia un organismo sempre più chiuso, dominato da regole imposte dall'alto senza possibilità di confronto.

Tutto inizia con l'esclusione di Richards e altri membri del World Motor Sport Council (WMSC) dall’ultima riunione del Consiglio. Il motivo? Il loro rifiuto di firmare un nuovo accordo di riservatezza considerato eccessivo e arbitrario. Secondo Richards, l'accordo trasforma ogni informazione in un segreto inaccessibile, impedendo qualsiasi condivisione anche su questioni di rilievo. Inoltre, attribuisce alla FIA un potere assoluto, permettendole di decidere in modo unilaterale chi ha violato l'accordo, senza alcuna garanzia di un giusto processo. A rendere il tutto ancora più controverso, la previsione di una multa immediata di 50.000 euro per qualsiasi violazione e una minaccia di danni non dichiarati.

Queste azioni da parte della FIA violano il loro stesso Statuto", scrive Richards. “È molto deludente riferire che non abbiamo ancora ricevuto una risposta”. E così, di fronte al silenzio, arriva l'affondo: se la FIA non correggerà il tiro, si andrà per vie legali.

Nel mirino c’è il presidente Ben Sulayem

Ma la battaglia di Richards non si ferma qui. Nel mirino c’è infatti il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Il suo mandato, iniziato nel 2021, è stato costellato di controversie: accuse di interferenze nei risultati di gara (parliamo del Gran Premio dell’Arabia Saudita 2023), dichiarazioni sessiste e, più recentemente, le regole controverse sul linguaggio dei piloti. Ma soprattutto, la promessa non mantenuta di una gestione più aperta, “non invasiva” e delegata a un team esecutivo professionale.

“La situazione sta peggiorando”, accusa Richards, sottolineando come negli ultimi anni siano state molte le dimissioni eccellenti e come si sia arrivati ad un accentramento di potere sempre più evidente. Il comitato di revisione ed etica ha visto il proprio raggio d'azione drasticamente ridotto, mentre chi osa opporsi viene rimosso.

Quella avviata da Motorsport UK è una battaglia politica, una lotta per il futuro della FIA. Un duro colpo per il presidente Ben Sulayem che, proprio quest'anno, si prepara per la rielezione, ma questa vicenda potrebbe cambiare le carte in tavola.

La risposta della FIA

Dopo giorni di silenzio, la FIA ha ribadito la posizione già espressa alla BBC in seguito all'esclusione di Richards dal consiglio. 

La federazione ha dichiarato che gli accordi di riservatezza sono "prassi comune" in qualsiasi ente e che la divulgazione non autorizzata di informazioni riservate "mina" la capacità dalle FIA di proseguire i propri obiettivi. Ha inoltre sottolineato che queste misure sono state "largamente supportate dalla maggioranza dei membri del WMSC".

Una risposta che però non sembra placare le tensioni. Motorsport UK resta ferma sulla sue posizioni e , se la situazione non cambierà, sarà la giustizia a doversi pronunciare.

 

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