«Ben Sulayem è come un dittatore»: i piloti sono pronti ad alzare la voce
23/01/2025 21:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La FIA e la Formula 1 sono ufficialmente sull'orlo di una guerra. Dopo molti screzi nel corso delle passate stagioni per cause futili, come le parolacce o i gioielli, ieri è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Ben Sulayem ha approvato norme più severe per limitare la voce dei piloti. Da quest'anno, chi dirà delle parolacce, insulterà la Federazione e i suoi membri o userà le gare per mandare messaggi politici sarà soggetto a multe salatissime, che diventeranno poi ban per un mese e la decurtazione di punti da entrambi i Campionati. 

Questo regolamento rende la FIA un'entità intoccabile, e ovviamente non è stato preso molto bene dal circus. Al momento, la GPDA non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma un pilota avrebbe detto che "Ben Sulayem agisce come un dittatore"stando a quanto riporta la BBC. La medesima testata ha appreso anche che la votazione è avvenuta senza che venissero consultati i piloti in precedenza, nè quelli della Formula 1 nè quelli di altre categorie. The Race ha persino ammesso che Stefano Domenicali avrebbe votato a sfavore di questa norma, il che sottolinea il clima di tensione tra la Federazione e la FOM, nato già da quella lettera aperta dei piloti lanciata prima di Las Vegas, che non ha mai avuto risposta. 

La spigazione della FIA

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Un portavoce dell'ente di Parigi ha dichiarato che queste decisioni hanno lo scopo di "migliorare la trasparenza e la costanza nel prendere le decisioni. Lo scopo di questa appendice è guidare i commissari riguardo le penalità da applicare per una certa infrazione. Così le punizioni saranno prese in modo uguale, a favore sia degli stewards come dei piloti. Sottolineiamo che queste sono solo linee guida, i commissari sono poi liberi di dare le sanzioni che ritengono più corrette". Insomma, un modo per rigirare la frittata a proprio favore, passando per essere persone complianti, desiderose di cercare una soluzione a un problema noto. 

Di sicuro la GPDA non starà ancora in silenzio, visto che i malumori continuano a serpeggiare. Per esmpio, Ayao Komatsu, team principal della Haas, ha detto in una recente intervista: "Come giudico la FIA? Non mettete come titolo che Komatsu ritiene che sia un casino, ma è quello che tutti pensano. È quello che tutti sperimentano".  

Foto copertina x.com

Foto interna x.com


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