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26/03/2025 07:30:00

Ferrari, l'indiscrezione: la squalifica di Leclerc in Cina è figlia di un errore del team


News di Alessio Ciancola

Tragedia, atto secondo. Questo è stato il fine settimana del GP della Cina per la Ferrari. Una gara, almeno nelle speranze, avrebbe dovuto fornire risposte per archiviare il negativo avvio di 2025 vissuto in Australia. Un obiettivo che la Scuderia ha centrato solo in parte, fino alla Sprint Race, illudendosi di poter ricondurre la debacle di Melbourne come episodica e figlia di errori di set-up e non dovuta a errori di progetto. Insomma, c'è stata l'illusione che, davvero, i tecnici non fossero ancora riusciti a sbloccare tutto il potenziale della SF-25 (che appena messa in pista era tornata bilanciata e veloce).  Dei lampi che avevano illuso di poter imprimere una svolta al weekend a cui, però, è mancato seguito visto che la Rossa, in qualifica e gara è tornata a faticare, rivelandosi quarta forza in campo e avendo, malgrado nessun difetto visibile, una velocità inferiore ai rivali. Niente scuse: la velocità vista nella simulazioni non sembra trovare riscontro, motivo per cui i tecnici dovranno analizzare i dati raccolti e lavorare sodo per estrarre la performance e sugli sviluppi per recuperare terreno.

Si tocca il fondo

Un dato limpido che emerge da un duro fine settimana, chiuso in pista al quinto e sesto posto da Leclerc e Hamilton che, dopo un buon avvio, mai sono stati in lotta per il podio, anche a causa di una tattica di gara non ottimale, costretti a vedere i rivali scappare via o ritornare da dietro. Difficoltà a cui si è aggiunta la doppia squalifica ricevuta dalla Scuderia: Leclerc estromesso dalla classifica per sua vettura risultata sottopeso di 1 kg rispetto al peso minimo permesso, Hamilton privato del sesto posto poiché la sua SF-25 aveva il pattino sul fondo troppo usurato. Un dato che ha stabilito un primato negativo: mai, nella sua storia, la Ferrari aveva avuto due vetture squalificate nella stessa gara. Per l'esclusione di Hamilton, però, possono esserci delle attenuanti dettate da errate scelte di assetto da parte del team figlie di una scarsa comprensione della vettura e di alcuni comportamenti (a livello meccanico) poco chiari e prevedibili, specie a livello di altezze da terra. La SF-25 dovrebbe viaggiare radente al suolo per perfomare al meglio, ma ciò comporta un'elevata usura del fondo: un trade-off non banale in cui, a differenza di Melbourne, questa volta si è deciso di andare al limite. Troppo, dati alla mano.

Leclerc: è stato un errore

Lo stesso non si può dire per la squalifica di Leclerc visto che, come appreso da nostre fonti vicine alla Ferrari, la motivazione fornita da Maranello per l'esclusione della vettura numero 16, ovvero l'eccessiva usura gomme derivante dalla singolo stop (scelta effettuata dai primi cinque, senza finire sottopeso) non sta in piedi. E non possono esserci attenuanti per giustificare quello che, come ci viene confermato, appare un errore della squadra oltre ogni ragionevole dubbio. Uno sbaglio nella delibera dei pesi prima del via della gara, nella disposizione delle zavorre o delle masse "aggiuntive", mal ponderate anche a fronte di software estremamente sofisticati che forniscono, al grammo, il peso finale della vettura considerando l'usura dei freni, delle gomme (nelle diverse tattiche possibili), del carburante e dei lubrificanti. Insomma, una motivazione che appare più come una giustificazione, sfruttando precedenti recenti, per coprire un errore di valutazione e salvare almeno in parte, se possibile, l'immagine di un team, mai come in questi giorni in netta difficoltà e sul banco degli imputati sotto innumerevoli punti di vista.

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Foto copertina x.com