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28/03/2025 07:30:00

Turrini certo: «In Ferrari c'è grande sconforto, il flop è clamoroso. Speriamo resti agli atti...»


News di Alessio Ciancola

Definire il GP della Cina della Ferrari come disastroso appare, senza esagerazioni, il modo più appropriato. Un weekend che, nelle speranze, avrebbe dovuto fornire risposte per archiviare il negativo GP d'Australia: obiettivo che, purtroppo, la Scuderia ha centrato solo in parte, fino alla Sprint Race, dove c'era stata l'illusione di poter ricondurre la debacle di Melbourne come episodica e non dovuta a errori di progetto. L'illusione, insomma, che i tecnici non fossero ancora riusciti ad estrarre il potenziale della SF-25. Un breve lampo, con la vittoria di Hamilton, da cui era nata la speranza di poter imprimere una svolta al weekend a cui, però, è mancato seguito visto che la Rossa è presto tornata a faticare, ad essere la quarta forza in campo, ben più lenta dei diretti rivali. Insomma, la velocità vista dai dati non sembra trovare riscontro in pista, motivo per cui i tecnici dovranno analizzare le informazioni raccolte e lavorare sodo per recuperare terreno.

In Cina il punto più basso

Un dato limpido che emerge da un weekend chiuso in pista al quinto e sesto posto dalle due Rosse che, dopo un buon avvio, mai sono state in lotta per il podio, con Hamilton e Leclerc costretti a vedere i rivali scappare via. Una seria di difficoltà a cui si è aggiunta la doppia squalifica ricevuta: Leclerc escluso dalla classifica poiché la sua vettura risultava sottopeso di 1 kg sul peso minimo permesso e Hamilton perché la sua SF-25 presentava il pattino sul fondo troppo usurato. Due verdetti che hanno stabilito un primato negativo per la Scuderia: mai, nella sua storia, la Ferrari aveva visto la squalifica di entrambe le sue vetture nella stessa gara. Per l'esclusione di Hamilton, però, possono esserci delle attenuanti dettate da errate scelte di assetto figlie di una scarsa comprensione della vettura e di alcuni comportamenti poco chiari e prevedibili, specie a livello di altezze da terra. Lo stesso non si può dire per la quella di Leclerc visto che, come appreso da nostre fonti vicine alla Ferrari, la motivazione alla base dell'esclusione della vettura numero 16, sono da ricercare in un errore della squadra in sede di delibera dei pesi prima del via del GP.

Parla Turrini

La tre giorni di Shanghai, a modo suo, resterà comunque negli annali della F1 e di quelli della Ferrari, mai scesa così in basso e alle prese con una cocente delusione figlia di un avvio di stagione molto peggiore delle più pessimistiche previsioni. Un momento, di fatto, difficile per il team di cui ha parlato Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso", non nascondendo la grande delusione che in questi giorni sta serpeggiando all'interno dell'azienda.

"In Ferrari tutti, ma proprio tutto, dai vertici aziendali a Leclerc ed Hamilton, passando per Vasseur, considerano sconfortanti gli esiti di Australia e Cina. Al netto della Sprint Race di Shanghai, il flop e’ stato clamoroso. Con il carico da undici di una doppia squalifica senza precedenti nella storia del Cavallino. Punto. Ostinarsi a negare l’evidenza non significa essere ferraristi. E se come tutti speriamo il seguito fosse felicemente diverso, l’avvio in retromarcia resterà agli atti".

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Foto copertina media.ferrari.com