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05/04/2025 17:00:00

Caro Norris, la McLaren non ha i migliori piloti: Max Verstappen «Deus ex machina»


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Con la prestazione di Max Verstappen nelle qualifiche del GP del Giappone ne abbiamo avuto nuovamente la conferma: i piloti in Formula 1 fanno la differenza.

La McLaren si è presentata in Giappone da grande favorita, dopo aver vinto abbastanza agevolmente le prime due gare della stagione 2025, in cui ha dimostrato di avere la miglior monoposto della griglia.

Eppure, Lando Norris si è mostrato da subito in disaccordo con quest'affermazione: “Le persone dicono questo perché siamo l’unica squadra che ha due piloti forti al momento. Questa è la vera differenza: io ed Oscar siamo i due piloti migliori, quelli che lavorano meglio", ha detto nella conferenza stampa pre-weekend.

Per non infierire, ci limiteremo a dire che è stato ampiamente smentito. Nel sabato di Suzuka, infatti, "la coppia di piloti che lavora meglio di tutte le altre" ha visto entrambi i suoi membri non estrarre il massimo potenziale dalla MCL39.

Eppure, la prima fila sembrava comunque una questione riservata a Norris e Piastri. Avete letto bene: sembrava. Fino a che momento, vi starete chiedendo. La risposta è semplice: fino a quando non è atterrato in pista un alieno proveniente da una navicella spaziale 

Verstappen rende possibile l'impossibile

Max Verstappen ha fatto qualcosa di straordinario, conquistando la sua 41a pole position in carriera, eguagliando così Ayrton Senna, che raggiunse lo stesso numero sulla stessa pista nel 1989.

Un giro perfetto, difficile da descrivere con altri aggettivi: l'olandese è stato semplicemente un "Deus ex machina". Il significato letterale di quest'espressione è "una divinità che scende da una macchina".

Dal punto di vista figurativo, invece, questa indicava - nel teatro greco antico - una situazione in cui una divinità scioglieva l'intreccio critico della trama, non risolvibile dai protagonisti umani sulla scena.

Per farla breve, la potremmo riassumere con il termine "extraterrestre". Questo è stato Verstappen, non di certo per la prima volta nella sua carriera, in Giappone: semplicemente un extraterrestre, conquistando la pole position con una Red Bull nettamente inferiore alla vettura della concorrenza. Ha trovato il giro impeccabile e ha battuto "la miglior coppia di piloti in Formula 1".

Domani potrebbe essere tutta un'altra storia. Però, quantomeno fino al momento della partenza della gara, gli appassionati si godono l'emozione di un momento storico. Uno dei tanti momenti storici per cui il "Deus ex machina" Max Verstappen, l'uomo che viene da un altro pianeta, sarà sicuramente ricordato quando avrà smesso di correre...

 

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