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05/04/2025 12:15:00

Parola d'ordine «massimizzare» (nelle difficoltà): il sabato di Leclerc e Antonelli


Articolo di Martina Luraghi
In quel di Suzuka i piloti di Ferrari e Mercedes hanno svolto una qualifica pulita e senza particolari sbavature che ha permesso ad entrambi di estrapolare il massimo della performance che le rispettive monoposto possono, al momento, garantire.

Se la qualifica del Gran Premio del Giappone verrà a lungo ricordata per la magia messa a segno da Max Verstappen - capace di piazzare la sua RB21 in pole position - ci sono anche altri due piloti che sono stati autori di una prestazione solida e convincente. Stiamo parlando di Charles Leclerc e Kimi Antonelli, capaci di estrapolare il massimo dalle rispettive monoposto garantendosi così una buona posizione in griglia per la gara di domani.

Motivazioni differenti

Cominciamo dal monegasco della Ferrari, abile ad arpionare la seconda fila mettendosi alle spalle un avversario scomodo e particolarmente in forma in questo inizio di stagione come George Russell. Dal risultato delle qualifiche è tuttavia emerso l'esatto contrario di quanto si era visto nelle simulazioni effettuate in mattinata: la Rossa è stata più lenta delle concorrenti sia nel primo (tratto che più mette alla prova la bontà aerodinamica delle vetture) che nel terzo settore, mentre nell'intertempo centrale è risultata in linea con i parziali degli avversari.

Leclerc è stato quindi abile a mettere insieme un giro che gli consentirà di scattare dalla quarta posizione in griglia; non si tratta certo del risultato al quale lui e la Ferrari aspirano ma, dato l'inizio di stagione a dir poco complicato e gli interrogativi con il quale il team di Maranello è giunto nella terra del Sol Levante, in attesa della gara l'obbiettivo minimo è stato centrato.

Passiamo ora ad Antonelli, alla prima uscita assoluta sul circuito nipponico che fino alle FP3 gli aveva creato non pochi problemi, come affermato proprio dall'italiano: "Sono entrato in qualifica con veramente poca confidenza, però sono felice di come ho progredito durante la sessione. Nel complesso sono abbastanza contento, considerato che nelle libere ero completamente perso".

Il 18enne bolognese ha superato brillantemente Q1 e Q2 (risultato per niente scontato) prima di approdare in Q3 e piazzare la sua Mercedes W16 in sesta piazza, a poco meno di due decimi e mezzo - quasi tutti accumulati nel primo settore, dove fiducia e conoscenza della vettura sono più che mai fondamentali - dal compagno Russell che scatterà al suo fianco in terza fila.

Capacità di adattamento e progressi sul fronte del giro secco per quanto riguarda la comprensione degli pneumatici, soprattutto nella fase di warm-up che le coperture Pirelli richiedono per essere in grado di performare al meglio. Il lavoro, però, non è ancora concluso per il classe 2006 che, al pari del collega monegasco, dovrà ora cercare di convertire l'ottimo lavoro del sabato in punti preziosi al termine dei 53 giri in programma domani (meteo permettendo).

Foto interna pbs.twimg.com

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