“Un commento su Max [Verstappen, ndr]? Ormai sorprende poco, tutti sappiamo quanto bravo sia", ha sottolineato Alonso ai microfoni di Sky Sport F1 dopo il GP del Giappone.
"Sta facendo una cosa incredibile a tenere in vita il campionato. Mi ricorda un po’ me nel 2012, che con la terza/quarta macchina in quanto a velocità riuscii a tenere il campionato aperto. Spero che ci riesca anche lui fino all’ultima gara“, ha aggiunto lo spagnolo.
Tredici anni dopo, Verstappen sta vivendo quello che Fernando ha vissuto ai tempi della Ferrari: il dover lottare contro una macchina nettamente superiore.
All'epoca dello spagnolo si trattava della Red Bull: una monoposto talmente competitiva che Alonso arrivò a dichiarare che il suo "vero rivale per il titolo non era Sebastian Vettel (poi laureatosi campione), bensì Adrian Newey", ovvero il direttore tecnico responsabile del progetto RB8.
Le due annate mostrano delle analogie, ma la domanda a cui vogliamo rispondere è: l'esito può essere diverso? Può Max vendicare lo spagnolo e strappare il Mondiale piloti dalle mani del duo McLaren?
Nel giro di neanche un anno, Max Verstappen è passato da essere il dominatore assoluto della Formula 1 ad uno sfavorito per la conquista del titolo 2025.
Dopo aver ottenuto 20 vittorie in 21 gare tra il 2023 e l'inizio del 2024, (unica eccezione il successo di Sainz a Singapore), si è ritrovato con una macchina incapace di vincere per diversi mesi.
Eppure, le dimostrazioni di talento non sono di certo mancate. Al GP del Brasile dello scorso novembre, il classe '97 è stato semplicemente sublime; e lo stesso vale per la prestazione dell'intero weekend di Suzuka.
Sapendo di aver conquistato pole position e vittoria con una monoposto inferiore rispetto a quella di Norris e Piastri, Verstappen non si è risparmiato dal lanciare un messaggio al duo McLaren: "Con la loro macchina non mi avreste più visto, sarei arrivato a Tokyo".
Parole pensate e dette con un unico obiettivo: mettere pressione agli avversari; renderli consapevoli che sono i grandi favoriti e fargli capire che lui non ha niente da dimostrare, a differenza loro. Parole che, ben presto, potrebbero essere affiancate dai fatti...
Al termine del GP d'Australia, il primo della stagione, il consulente Red Bull Helmut Marko ha ammesso la superiorità tecnica della MCL39: “Sapevamo dai test in Bahrain che le McLaren erano un po' più veloci di noi”, ha detto a Viaplay.
“Il loro grande vantaggio è la gestione delle gomme. Possiamo seguirli per sei-otto giri, ma poi il degrado degli pneumatici arriva prima.
“Questo è il nostro problema principale, a cui se ne aggiungono altri; ma li conosciamo e ci stiamo lavorando. In tre-cinque gare speriamo di poterlo risolvere con degli aggiornamenti, in modo da avere una vettura allo stesso livello della McLaren”, ha chiosato.
Dal momento in cui queste dichiarazioni sono state rilasciate, tre gare sono già passate, di cui una vinta da Verstappen; nonostante degli sviluppi non ci sia stata neanche l'ombra.
Con tutta probabilità, il team di Milton Keynes apporterà le prime modifiche sostanziali alla RB21 tra Miami ed Imola. Qualora queste dovessero avere l'effetto sperato, potremmo tornare a rivedere Verstappen nei panni di dominatore.
Attenzione: il miglioramento della propria monposto non è l'unica arma su cui la Red Bull può contare. Dal Gran Premio di Spagna, infatti, la FIA introdurrà una nuova direttiva tecnica che limiterà la flessibilità dell'ala anteriore.
Direttiva tecnica che, secondo il team principal Christian Horner, potrebbe avvantaggiare la squadra di Max: "Non bisogna sottovalutare il cambio di regolamento previsto per la nona gara, quello delle ali anteriori. Potrebbe cambiare le carte in tavola".
E chissà che, arrivati a Barcellona, la McLaren non sia costretta a trovare la soluzione ad un altro inconveniente che la Red Bull non ha...
Se dovessimo scrivere "campionato di Formula 1 del 2007", cosa vi verrebbe in mente? Probabilmente la vittoria di Kimi Raikkonen in Brasile, che gli permise di vincere il titolo all'ultima corsa.
Ricordate i nomi del secondo e del terzo classificato? In caso contrario, vi rinfreschiamo noi la memoria: Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Ricordate per quale team guidavano? Anche qui, rispondiamo noi: la McLaren.
Quello che vogliamo sottolineare con questo esempio è che Norris e Piastri, scontrandosi l'uno contro l'altro, potrebbero togliersi punti a vicenda; favorendo così Verstappen, da tempo nei panni di capitano della Red Bull.
Qualora il confronto tra i due alfieri del team papaya dovesse continuare ad essere ravvicinato, come nelle prime gare, per la squadra sarà anche complicato imporre a uno dei due di abbandonare il proprio sogno di diventare campione del mondo.
D'altronde si sa: in Formula 1 è fondamentale cogliere l'attimo, perché le cose possono cambiare molto velocemente.
Lando ed Oscar, per quanto siano giovani ed indubbiamente talentuosi, potrebbero non avere un'altra occasione per avere successo in futuro. Saranno, quindi, motivati al massimo per battere il proprio compagno; e non è da escludere che ciò possa portare a delle tensioni interne o - addirittura - ad incidenti in pista.
Insomma, per tutti i motivi di cui sopra, Max Verstappen ha più di qualche possibilità di vincere il suo quinto Mondiale in carriera, vendicando così il doloroso 2012 di Fernando Alonso.
Secondo voi ci riuscirà? Fateci sapere la vostra con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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