Tra le notizie più attese dal paddock del Bahrain non c'erano solo i risultati delle Prove Libere, ma anche l'esito della riunione dei motoristi, chiamati a deliberare sulle power unit del futuro. L'obiettivo dell'incontro era "cercare soluzioni di cost-effectiveness per sostenere lo sport a lungo termine", e da questo doveva uscire un verdetto finale su un possibile ritorno al V10, ma purtroppo il dibattito è stato inconcludente. Ci sono ancora diversi punti nevralgici, contando anche che arriveranno nuove case costruttirici, come Audi, Cadillac e Red Bull-Ford, e ovviamente ognuna vuole portare l'acqua al suo mulino.
Un aspetto ancora da risolvere è l'elettrificazione che, come dice la FIA in un comunicato, "sarà sempre parte di ogni considerazione futura"; anche l'uso dei combustibili sostenibili "sarà imperativo". Tutti i partecipanti hanno concordato di portare avanti le discussioni, mettendo al centro anche eventuali regole sull'aspetto finanziario dei motori. "Qualsiasi sia il futuro, la FIA e i costruttori si impegneranno nel ridurre i costi della ricerca e sviluppo, tenendo in considerazione la sostenibilià ambientale e agendo nell'interesse dei fan", si legge ancora.
Per quanto riguarda i tanto amati V10, la loro introduzione sarebbe fuori discussione fino al 2029; stando a quanto riportato dalla BBC, la Ferrari e la Red Bull erano a favore, ma Mercedes, Audi e Honda si sono opposte. Il motivo principale sarebbe che costruire dei motori del genere in breve tempo non sarebbe economico, andando così contro l'obiettivo del meeting.
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