Le appassionanti qualifiche del GP del Bahrain hanno visto Oscar Piastri, alla guida della McLaren, conquistare la pole position.
Eppure, l'argomento che ha suscitato maggior interesse - nel paddock e fuori - è senza dubbio l'inadeguatezza della Federazione Internazionale: ricostruiamo insieme la vicenda.
Passati circa 40 minuti dal termine della Q1, la FIA ha eliminato un tempo di Nico Hulkenberg per aver superato i track limits. Quel tempo, però, gli aveva consentito di accedere alla Q2 ai danni di Alexander Albon.
Dunque, se solo la Federazione si fosse mossa con la doverosa prontezza richiesta in questi casi, il pilota Williams avrebbe avuto la possibilità di accedere alla Q3. Possibilità che, invece, non gli è stata mai concessa, ma non per colpa sua.
Al termine delle qualifiche, i giudici di gara hanno ammesso l'errore (fortunatamente, verrebbe da dire). Però la giustificazione data è davvero inaccettabile: "I controlli a curva 11 [quella in cui Hulkenberg è andato oltre la riga bianca, ndr] richiedono più tempo".
Con tutti i mezzi a disposizione, tra videocamere onboard, quelle che inquadrano il circuito ed i sensori, tale incompetenza e mancanza di tempismo, un elemento fondamentale in Formula 1, non è ammissibile.
Per carità, errare è umano; ma rovinare le qualifiche ad un pilota e non riuscire a gestire i track limits - nonostante la tecnologia odierna - è diabolico.
Vedremo quante gare passeranno prima che la FIA sia protagonista di un altro episodio controverso...
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Foto copertina www.fia.com
Foto interna www.williamsf1.com