Non si respirava una bella aria in Red Bull dopo il GP del Bahrain. Nonostante la squadra abbia portato entrambe le macchine in zona punti, cosa che non succedeva da Las Vegas lo scorso anno, ci sono stati troppi errori da parte di un team che ha dominato le passate stagioni; basta pensare che a un certo punto Max Verstappen era persino in ultima posizione. Non sorprende che l'olandese sia uscito infuriato dalla sua monoposto, dopo che entrambi i pit stop sono stati molto lunghi per problemi tecnici: il primo per un guasto al semaforo di riparenza, mentre il secondo per una gomma che non si sfilava. 

Stando a quanto riportato da diversi giornalisti, al termine della gara Helmut Marko, Pierre Wachè e Christian Horner hanno avuto una riunione di emergenza, alla quale si è unito anche Raymond Vermeulen, il manager di Verstappen; Ted Kravitz, reporter britannico, ha detto che quest'ultimo si è fatto sentire per bene con la squadra, prima di andarsene con rabbia. Anche il superconsulente del team ha usato toni di fuoco per descrivere il GP di oggi: "Dobbiamo ritrovare la performance della macchina il prima possibile e tornare al livello di prima con le soste. Non è accettabile che la macchina sia lenta e che i pit stop siano un disastro". Parole taglienti che nascondono un clima di tensione, nel quale si fa sempre più concreta la minaccia di un addio di Verstappen.

Parlando con Sky Germania, Marko ha proprio ammesso che sono preoccupati che il loro campione se ne vada, vista la performance scandente, e che quindi devono portare degli aggiornamenti al più presto. Al momento, gli ingegneri hanno un pacchetto in arrivo a Imola, che però non promette miracoli. 

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