Lando Norris si trova da mesi nell'occhio del ciclone, da quando la McLaren lo ha reso un serio contentente per il Mondiale. Il pilota ha più volte dimostrato il suo potenziale, con vittorie dominanti e giri di qualifica che lasciano il vuoto dietro, ma queste prestazioni sono intervallate da errori grossolani. A mettere altra carne al fuoco c'è il fatto che il britannico sia molto autocritico, e che non nasconda la sua vulnerabilità di fronte ai media; una breccia nell'armatura che un atleta del suo calibro non si può permettere, in quanto lo lascia esposto agli attacchi dei suoi rivali, nonchè dei media.
Norris, però, ha respinto ogni accusa, seppur ammettendo le sue difficoltà. "La mia mentalità è cambiata negli anni, a volte sono più severo e a volte meno, sia con me stesso che nei confronti di Will [Joseph, ingegnere di pista ndr] o Jarv [Andrew Jarvis, performance engineer ndr]. Questo è il modo migliore per estrarre tutto il mio potenziale. So cosa funziona per me, anche se ci sono momenti di tensione. L'inizio di quest'anno non è stato facile perchè le aspettative sono alte, mi sento afflitto quando non ottengo non solo il primo posto, ma anche un podio. Ormai ogni punto è importante e io voglio sempre il massimo, perciò sono critico verso me stesso. Non devo agire come gli altri credono, abbiamo i nostri metodi e non ci servono persone da fuori che dicano "Nel passato hanno fatto questo o non hanno fatto quell'altro"", ha spiegato l'inglese al podcast di The Race.
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