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30/04/2025 12:00:00

Ayrton e la Lotus nera: una livrea entrata nella leggenda ed il ricordo di Bruno Senna


News di Daniele Muscarella

Domani, come ogni primo maggio, il mondo della Formula 1 dedicherà tributi e pensieri in ricordo di Ayrton Senna. A Imola, nel 1994, il destino ha fermato un campione che aveva già scolpito il suo nome nella leggenda. Ma ogni anno, assieme al dolore, riaffiora anche l’immagine vivida di quel talento abbagliante, capace di accendersi fin dai primi passi in Formula 1. E tra questi, uno dei più iconici è sicuramente legato alla livrea nera e oro della Lotus JPS, con cui Ayrton incantò il mondo a metà anni ’80.

Un ricordo che Bruno Senna, nipote di Ayrton e oggi impegnato nel motorsport e nella promozione del suo lascito, ha condiviso recentemente su bbc.com con parole cariche di emozione:

«La Lotus nera è stata la mia preferita, da sempre. È una macchina con una livrea bellissima, con cui Ayrton ha iniziato a mostrare davvero quanto fosse speciale. Quella macchina è un’icona, e lui lo è diventato insieme a lei.»

Quella Lotus 97T del 1985, motorizzata Renault, rappresentò per Ayrton molto più di un semplice debutto in un team realmente competitivo: fu il palcoscenico perfetto per dare forma alla leggenda. Già al secondo GP con il team, a Estoril, arrivò la sua prima vittoria sotto una pioggia torrenziale, con una prestazione diventata istantaneamente mitica. La silhouette nera, con le scritte dorate John Player Special, è ancora oggi una delle immagini più riconoscibili della storia della Formula 1.

Bruno lo sa bene:

«Quando penso ad Ayrton e alla Formula 1, penso spesso a quella macchina. Era il simbolo della sua velocità, del suo stile, del suo carisma. Per me, da bambino, quella livrea era quasi magica.»

Ed è proprio nel ricordo visivo che molti tifosi ritrovano la forza di celebrare Ayrton non solo come pilota, ma come figura ispiratrice. Una livrea può diventare leggenda, se a guidarla c’è un talento fuori dal comune. E così è stato: la Lotus nera non è solo una macchina da corsa, è un pezzo di cuore per intere generazioni di appassionati.

A distanza di trentuno anni, il mito di Ayrton non smette di parlare al cuore di chi ama questo sport.

La sua capacità di emozionare resta intatta, e ogni ricordo – come quello condiviso da Bruno – è un invito a guardare oltre i risultati e le vittorie, per scoprire l’uomo che ha segnato un’epoca. Personalmente, ogni volta che rivedo quella livrea nera sulla Lotus, sento ancora il brivido di qualcosa di eterno. È come se Ayrton fosse ancora lì, pronto a sfidare i limiti, a inseguire la perfezione curva dopo curva.

Chi desidera portare avanti il suo sogno, può farlo sostenendo la Senna Foundation, che da anni trasforma il ricordo di Ayrton in azioni concrete per l’educazione e il futuro dei giovani brasiliani. Un modo per fare in modo che la sua eredità, come quella Lotus nera, non smetta mai di ispirare.

www.sennafoundation.org

Foto copertina x.com

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