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09/05/2025 08:00:00

Alpine, il «metodo Briatore» è imbarazzante: una pagliacciata infinita


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Dal momento dell'arrivo di Flavio Briatore all'Alpine, la squadra è stata decisamente più protagonista, ma in negativo: ecco la ricostruzione di una continua e ridicola messa in scena.

Flavio Briatore è arrivato all'Alpine lo scorso giugno, nel ruolo di consulente esecutivo, con lo scopo di risollevare la squadra in un momento complicato.

Eppure, le sue decisioni hanno solamente portato ad una pagliacciata senza fine: ecco la ricostruzione degli eventi passo dopo passo.

Da Doohan a Colapinto...

Al termine del mese di agosto, nel weekend del Gran Premio d'Olanda, Jack Doohan è stato annunciato come compagno di squadra di Pierre Gasly per la stagione 2025, sostituendo il partente Esteban Ocon.

Da quel momento in poi, però, la Williams ha deciso di lasciar andare Logan Sargeant e rimpiazzarlo, per le ultime nove gare del campionato, con Franco Colapinto.

Le prestazioni dell'argentino, e probabilmente anche la sua capacità di attrarre diversi sponsor sudamericani, hanno convinto l'Alpine a sborsare 20 milioni per strapparlo alla scuderia di Grove. Sì, avete letto bene: 20 milioni.

A quel punto, la domanda sorge spontanea: se Colapinto è stato pagato così tanto, perché non metterlo in macchina sin da subito? Perché illudere Doohan - facendogli iniziare la stagione da titolare - quando già si sapeva che, prima o poi, avrebbe dovuto cedere il suo sedile?

Forse il detto inglese "honesty is the best policy" ("l'onestà è la politica migliore") era da tenere in maggior considerazione. Bastava ammettere, al pilota australiano ed ai media, che non si era a conoscenza delle potenzialità di Colapinto e di voler tornare indietro sulla propria scelta. Avrebbe avuto sicuramente più senso, e sarebbe stato anche più coerente con i soldi spesi.

La sostituzione di Doohan è arrivata, invece, dopo sei gran premi, e senza farsi mancare un'altra grande presa in giro: un contratto di soli cinque eventi per l'argentino, vista la necessità di "valutare i propri piloti". Chissà, magari l'Alpine ha semplicemente dimenticato di aver valutato Colapinto 20 milioni appena qualche mese fa.

...Passando per Oakes e la macchina

Non finisce mica qui: stando a quanto riportato da alcune fonti, sarebbe stato Flavio Briatore in persona a spingere per la promozione dell'ex Williams, contro la volontà del team principal Oliver Oakes, che avrebbe rassegnato le dimissioni proprio per questo motivo. Almeno, la squadra francese passerà alla storia come l'unica di sempre in cui il consulente esecutivo ha più poteri del team principal.

In tutto questo, si è tralasciato un particolare non di poca importanza in Formula 1: la prestazione della vettura. Insieme alla Ferrari, l'Alpine si è ritrovata ad avere la monoposto più peggiorata dal finale di stagione 2024 all'inizio del Mondiale 2025: solamente 7 punti raccolti in sei weekend e nono posto in classifica costruttori. Un risultato vergognoso per quello che è, a tutti gli effetti, il quarto costruttore della griglia.

Insomma, forse sarebbe il caso che la scuderia - e chi ne è a capo - mettesse in discussione l'operato degli ultimi mesi. Un operato che può essere definito, sotto qualunque punto di vista, soltanto con il termine fallimentare, con l'aggravante di aver fatto una figura da pagliacci (da dizionario Treccani "persone che si comportano in modo ridicolo") verso il mondo intero.

Contenti loro, contenti tutti...

 

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