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13/06/2025 11:30:00

Ferrari, senti Mekies «Niente può essere paragonato alla Rossa. Capitolo chiuso, ora...»


News di Alessio Ciancola

Parla e, oltre a mostrarsi assai disponibile e rilassanto, per l'intera chiacchierata non perde occasione di allineare con grande cura i suoi smartphone sul tavolo, mai a riposo ma costantemente bersagliati dalle numerose e continue notifiche in arrivo. Si sa, la vita del team principal non è facile o priva di impegni. E non fa certo eccezione alla regola Laurent Mekies, numero uno del team Visa Cash App Racing Bulls, che nel fine settimana del GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, ad Imola, tra un meeting e l'altro ha trovato del tempo per concedere in esclusiva a chi scrive un intervista per Formula1.it. Una piacevole chiacchierata con personaggio mite e razionale, in cui è stato possibile trattare diversi temi, spaziando dalla realtà del team che dirige da un paio di stagioni al futuro della F1, senza dimenticare il suo passato o voci della stretta attualità.

La sliding door in Ferrari

E proprio parlando dei suoi trascorsi nella massima serie automobilistica, in cui milita da oltre vent'anni, Laurent non ha evitato di rispondere alle domande relative agli anni trascorsi in Ferrari, a cui deve, inutile girarci attorno, gran parte della sua popolarità presso il grande pubblico, a cui è noto per aver vestito la tuta rossa nella veste di direttore sportivo prima, sotto la gestione di Maurizio Arrivabene e i primi scampoli di quella di Mattia Binotto, e Racing Director poi, sempre sotto la direzione del manager nativo di Losanna che anche dopo l'arrivo di Frédéric Vasseur. Una nomina che, forse, lo ha spinto a maturare l'idea di lasciare Maranello dopo non essere stato considerato come team principal dopo Binotto dalla dirigenza della Rossa che, malgrado la sua esperienza e conoscenza del team, gli ha preferito l'attuale numero uno della Scuderia. Una sliding door che, comunque, gli ha spalancato le porte del team Visa Cash App Racing Bulls in cui, di fatto, ha potuto compiere l'ultimo step della sua straordinaria carriera, arrivando a dirigere un team a partire dall'inizio del 2024.

Ricordi unici

Una avventura, quindi, chiusa malgrado una permanenza serena e produttiva che, anche ad anni di distanza, Laurent ricorda con grande emozione, rinascendo senza mezzi termini come la Rossa sia ben diversa di tutti gli altri team della griglia. Ecco il suo ricordo e quelle che, secondo lui, sono le differenze tra il lavoro nel team di Maranello e quello nel team di Faenza.

"Credo che niente possa essere paragonato alla Ferrari, nel senso positivo delle cose. La Scuderia è una realtà unica, non solo perché è un top team e noi siamo un midfield team, se così ci vuoi chiamare. Ma in generale. Credo che, più che di diffierenze, sia meglio parlare di un capitolo chiuso e uno nuovo che si è aperto. Parlando di pressione, quella c'è sempre, sia nei piccoli che nei top team. Dipende dalla competitività delle persone. E in questo ambiente siamo tutti estremamente competitivi".

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Foto copertina x.com

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