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06/07/2025 11:00:00

Wheatley al Mirror: «Addio a Red Bull senza rimpianti, Audi opportunità irrinunciabile»


News di Giuseppe Cianci

La decisione presa da Jonathan Wheatley di unirsi alla Red Bull nel 2006 è stata difficile da prendere. Tutto ciò che aveva conosciuto era la Renault, in precedenza Benetton, dove aveva fatto carriera fino a diventare capo meccanico e con la quale aveva vinto anche tre titoli, due con Michael Schumacher e uno con Fernando Alonso.

Quando nel 2005 gli fu offerta la possibilità di lasciare la migliore squadra della griglia, che aveva chiamato casa per più di un decennio, per iniziare nuovamente tutto in una squadra che aveva ancora molto da imparare sulla F1, dopo una lunga riflessione, decise di accettare, contribuendo a trasformare la Red Bull nella forza dominante che vediamo oggi.

Questa storia ovviamente, come possiamo ben vedere, ha dei parallelismi con la decisione presa la scorso anno di lasciare, dopo 18 anni, il team di Milton Keynes per andare a vestire i colori dell'Audi.

Durante un'intervista esclusiva al Mirror Sport Wheatley ha dichiarato: “Onestamente, l'offerta qui mi ha fatto rizzare i capelli sulla nuca e quasi non ci ho pensato due volte. Non avevo davvero il dilemma che avevo avuto in precedenza. Ho controllato che Emma, mia moglie, fosse d'accordo a trasferirsi e questo è quanto. Avevo diverse possibilità di continuare la mia carriera nel Regno Unito, se avessi voluto farlo. Ma, onestamente, non c'era niente di così eccitante sul tavolo".

“Questa è un'opportunità assolutamente fantastica, senza precedenti. Ho capito chiaramente che non avrei mai più avuto un'opportunità del genere. In qualsiasi altra squadra fossi andato avrei potuto aggiungere il cinque o il dieci per cento. Qui invece il mio apporto è molto più alto. Vengo da una grande squadra con una mentalità da vincitrice e posso contribuire molto. Le persone qui sono d'accordo nel fare qualcosa di diverso”.

La Sauber diventerà il team Audi nel 2026, segnando la prima entrata in F1 del colosso automobilistico tedesco. Wheatley è uno dei principali dirigenti dell'azienda, oltre a Mattia Binotto che è ora il responsabile ufficiale del progetto, avendo trovato una nuova casa in Audi dopo aver lasciato il ruolo di team principal della Ferrari alla fine del 2022.

“Credo che la tradizionale posizione di team principal, che consiste nell'essere presente a tutte le gare e in fabbrica, sia quasi impossibile oggi, a meno che non si sia già affermati. Ma era chiaro che si trattava di un progetto di trasformazione che non può essere gestito da una sola persona. Conosco Mattia dal 2006, quando nella mia ultima squadra avevamo motori Ferrari personalizzati. Ci siamo trovati benissimo fin da subito".

“Il lavoro di Mattia è quello di mettere insieme la macchina, di unire telaio e propulsore. Quando poi la macchina lascia la fabbrica, diventa una mia responsabilità: le corse, la gestione, l'assistenza, la manutenzione e il marketing commerciale. C'è molto da fare, compresa la partecipazione a 24 gare”.

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Foto copertina x.com