Leggi l'articolo completo su formula1.it

09/07/2025 17:35:00

Full wet, il mancato utilizzo a Silverstone sa di bocciatura definitiva


Articolo di Martina Luraghi
Gli pneumatici da bagnato estremo sono stati i grandi assenti della gara in Gran Bretagna, con le squadre che hanno preferito scartarne l'utilizzo per via della solita problematica relativa alla visibilità.

Gli indiscussi protagonisti del Gran Premio di domenica sono stati senza ombra di dubbio gli pneumatici intermedi, i quali hanno funzionato in maniera eccelsa sino all'intensificarsi della pioggia. Una volta che lo scroscio d'acqua si è fatto insistente - con il rischio di acquaplaning sempre più concreto - la direzione gara ha deciso di optare per l'introduzione del regime di Safety Car.

Nonostante i numerosi giri percorsi alle spalle della vettura di sicurezza - quando si sarebbe potuto neutralizzare la corsa con la bandiera rossa... - nessun team ha effettuato il passaggio da intermedie a full wet dal momento che, per quanto si tratti di una gomma che lavora bene, sarebbe emerso l'ormai noto problema relativo alla visibilità (causa che ha scaturito il contatto tra Isack Hadjar e Kimi Antonelli), resa complicata dagli spruzzi derivanti dagli 85 litri al secondo che gli pneumatici da bagnato estremo sono in grado di espellere una volta raggiunta la velocità di 300 km/h.

Cosa cambierà nel 2026?

Malgrado le varie perplessità relative al cambio regolamentare che avrà luogo la prossima stagione, in materia di gare bagnate si potrebbe - quantomeno sulla carta - andare incontro ad un ritorno alle origini: con la dipartita dell'effetto suolo e il conseguente ridimensionamento del diffusore, infatti, la possibilità di tornare a gareggiare anche in condizioni estreme (come accadeva fino al 2021) prende sempre più corpo. Un ulteriore indizio arriva dalle stesse coperture che - nonostante rimarranno da 18 pollici - vedranno la spalla ridursi di 25 e 30 millimetri rispettivamente all'anteriore e al posteriore.

In questo senso a molto sono serviti i test effettuati da Pirelli con la collaborazione delle squadre, l'ultimo dei quali ha visto come protagonista la Ferrari nella due giorni a Fiorano (20-21 giugno) svolta da Charles Leclerc e Zhou Guanyu. Concluso lo sviluppo e in attesa dell'omologazione prevista per l'1 settembre, i dati raccolti hanno fornito indicazioni positive come affermato da Mario Isola, responsabile del settore Formula 1 per l'azienda milanese: "Abbiamo ottenuto una serie di risultati interessanti che il prossimo anno ci permetteranno di fornire ai team un prodotto migliorativo rispetto a quello attuale".

Foto copertina pbs.twimg.com

Leggi anche: FIA incapace, Piastri vittima di una zona grigia: tutta la verità sulla penalità di Silverstone

Leggi anche: Piastri e l'ingenuità che costa cara: Norris punta al sorpasso prima della pausa estiva