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10/07/2025 08:30:00

Tsunoda saluta Horner: «Grazie Christian, ho imparato molto da te»


News di Daniele Muscarella

“Grazie Christian per tutto il supporto che mi hai dato quest’anno. È stato incredibile vedere ciò che hai costruito in Red Bull Racing e grazie per avermi reso parte di tutto questo. Ho imparato molto e sono grato per tutto.”

Con queste parole, pubblicate sui suoi profili social, Yuki Tsunoda ha voluto salutare Christian Horner, allontanato ieri dal ruolo di team principal della Red Bull dopo un lungo regno durato due decenni e coronato da tantissimi successi. È un messaggio semplice, ma probabilmente sincero, che arriva in un momento delicato per l’intera struttura della squadra austriaca, e anche per il pilota giapponese, che proprio quest’anno era stato promosso nel team ufficiale dopo l’esperienza con la “sorella minore” Visa Cash App RB.

Il gesto di Yuki è certamente dovuto e sorprende solo in parte. Nelle ultime settimane, infatti, si era parlato di un certo attrito tra i due, dovuto soprattutto ai risultati non sempre convincenti del giapponese, messi in ombra dalle performance di Max Verstappen, soprattutto in qualifica. Eppure, secondo diverse fonti vicine al team, sarebbe stato proprio Horner uno dei principali sostenitori della promozione di Tsunoda, credendo nelle sue potenzialità e nel lavoro fatto nelle stagioni precedenti.

Con l’uscita di scena di Horner, la Red Bull ha scelto di affidare il comando a una figura "familiare" a Tsunoda: Laurent Mekies. Il tecnico francese, ex Ferrari, era stato team principal della Visa RB e ha lavorato fianco a fianco con Yuki per tutta la scorsa stagione, contribuendo in maniera decisiva alla sua crescita professionale. Tra i due esiste un rapporto di grande stima e fiducia, e questo nuovo assetto potrebbe rappresentare un’occasione d’oro per il giapponese, che ora si ritrova con un team principal che conosce bene le sue caratteristiche di guida.

La svolta al vertice della Red Bull non arriva in un momento qualsiasi. Dopo anni di dominio, la squadra ha mostrato segni di fragilità in questa stagione, faticando in alcune gare e lasciando spazio alla rimonta di avversari come McLaren, Mercedes e Ferrari. Le tensioni interne, acuite dalle frizioni tra Horner e il clan Verstappen, sembravano ormai ingestibili, e la decisione di voltare pagina era nell’aria. Il licenziamento ufficiale di Horner, comunicato con effetto immediato, ha sancito una frattura definitiva con il passato glorioso recente del team. Ricordiamo che Horner è secondo nella classifica di tutti i tempi per vittorie in F1 come team principal, preceduto solo da Ron Dennis.

Per Tsunoda, però, questa può essere davvero una nuova partenza. L’arrivo di Mekies alla guida potrebbe riportare serenità e attenzione su un progetto che, per il giovane pilota giapponese, era diventato sempre più difficile da gestire. Nelle ultime gare, il distacco da Max era rimasto comunque contenuto, ma in un campionato così serrato anche pochi decimi possono fare la differenza tra Q2 e Q3. In più, l’ambiente ipercompetitivo della Red Bull ha storicamente reso la vita complicata a molti compagni di squadra di Verstappen, da Gasly a Albon, fino a Sergio Pérez ed ovviamente Lawson, bocciato dopo appena due gare.

Ora, con un team principal che lo conosce e lo sostiene, Yuki ha una chance concreta di dimostrare tutto il suo valore senza, forse, la pressione eccessiva di dover convincere ogni weekend.

Il futuro resta comunque incerto, per lui e per tutto il team Red Bull, "appeso" anche alla decisione di Max Verstappen più volte accostato a Mercedes ed Aston Martin. Ma il presente dice che Yuki Tsunoda ha ora una strada un po’ più libera davanti a sé, e una figura familiare al suo fianco per guidarlo. A volte basta questo per fare la differenza.

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