La Federazione ha deciso di esaminare l'importo che i team di F1 devono versare per presentare reclami relativi a episodi sui quali desiderano fare chiarezza. Questo rappresenta uno dei tre canali a disposizione delle squadre per contestare decisioni prese dai commissari o per sollecitarne l'esame di fatti trascurati. Attualmente, il costo è di 5.2000 sterline (6 mila euro)
La decisione è arrivata dopo che la Mercedes ha espresso più volte nelle ultime gare il proprio malcontento per pressioni ricevute dalla Red Bull. Il TP del team tedesco, Toto Wolff, ha chiesto alla FIA di non permettere ai team di avanzare proteste frivole e valutare solo quelli che meritano davvero attenzione.
Attualmente, la cauzione richiesta per presentare un reclamo ammonta a 1.700 sterline (pari a 2 mila euro) somma che viene persa se non viene accolto. Secondo Wolff, questa cifra deve essere maggiore, al fine di scoraggiare richieste presentuose e di poco valore, evitando un abuso del sistema:
"Metti una multa che, almeno se la perdi, ti imbarazza un po' per aver perso così tanti soldi" ha detto - "e ci penserai due volte prima di farlo."
A seguito di una riunione, la Federazione ha confermato di star rivalutando i costi associati: "Si è concordato che le commissioni di deposito per proteste, ricorsi e 'diritto di revisione' debbano essere valutate in vista di un loro adeguamento" si legge in un comunicato. Se tutto verrà approvato, i team penseranno di più alle scelte da perseguire in futuro.
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