Diciamo la verità, in quanti avrebbero previsto a metà stagione una situazione in classifica con Sainz ad 1/4 dei punti di Albon? Supponiamo neanche gli stessi dirigenti Williams, dal momento che lo stipendio dello spagnolo è sostanzialmente più oneroso di quello del compagno. E invece Alex Albon sta disputando una delle sue migliori stagioni in Formula 1, proprio nel momento in cui molti credevano che Carlos Sainz gli avrebbe rubato la scena. Il pilota anglo-thailandese ha in effetti smentito ogni previsione, affermandosi come pilastro attuale della Williams e lasciando stupiti molti addetti ai lavori nel paddock (confessiamo, in parte anche noi).
Nel podcast Beyond the Grid, Albon ha raccontato come l’arrivo di Sainz abbia rappresentato una doppia opportunità: da un lato, un compagno esperto e veloce; dall’altro, un metro di paragone credibile per dimostrare il proprio valore. E i risultati parlano chiaro: Albon ha spesso avuto la meglio in qualifica e in gara, mostrando una maturità tecnica e mentale che ha colpito anche gli addetti ai lavori.
“Era facile screditarmi per i miei compagni di squadra. Ma ora, con Carlos, ho dimostrato quanto valgo davvero”.
Albon ha anche analizzato le difficoltà di adattamento di Sainz, sottolineando come la sua esperienza con la Williams dal 2022 gli abbia permesso di sviluppare uno stile capace di aggirare i limiti della vettura. Sainz, invece, tende a voler modellare la macchina attorno al proprio stile, un approccio che richiede tempo e adattamenti più profondi.
“Io accetto i limiti e ci lavoro intorno. Carlos vuole che la macchina si adatti a lui. È questa la sfumatura tra noi” .
Questa voglia di riscatto, che vive in entrambi i piloti, ha avvantaggiato la Williams, che adesso può anche lavorare su assetti molto simili e una collaborazione tecnica che ha portanto a buoni passi avanti, messi però in ombra da problemi di affidabiltà negli ultimi GP e che, ad onor del vero, hanno colipto soprattutto Sainz dalle prime gare. Sarà quindi necessario valutare il confronto tra i due piloti almeno alla fine di questa stagione, sperando che fortuna e sfortuna si distribuiscano in modo più equo e che Sainz riesca a superare i problemi di adattamento da lui stesso confessati.
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