Nigel Mansell è una leggenda della Formula 1. Se è vero che ha vinto "solo" 1 Titolo, con la Williams nel 1992, è altrettanto vero che il leone inglese ha emozionato come pochi in qualunque scuderia abbia corso (anche Lotus, Ferrari e McLaren).
L'ex Campione del Mondo è convinto che la Williams possa tornare a competere ai massimi livelli. Intervenuto al Goodwood Festival of Speed, ha elogiato i progressi del team di Grove, che grazie ad un ottimo inizio di stagione (soprattutto di Albon) ha raggiunto il quinto posto nella classifica costruttori, anche se gli ultimi appuntamenti sono stati deludenti.
“Hanno avuto di nuovo un paio di gare negative. Ma hanno la velocità giusta. È solo questione di essere sempre al top ogni fine settimana”
Il rilancio della Williams è frutto di una profonda riorganizzazione interna guidata dal team principal James Vowles, con il supporto del proprietario Dorilton Capital. L’ingaggio di Sainz, che sa come vincere in F1 ed ha già militato in team come McLaren e Ferrari, e il nuovo sponsor Atlassian, hanno dato una buona sveglia a una squadra che nel 2024 aveva chiuso al nono posto.
Mansell, che ha portato la Williams al titolo con la mitica FW14B, ritiene che il team abbia ora le risorse, e le carte in regola per tornare competitivo, ma ha dei dubbi sulla Formula 1 attuale e su quanto possa essere impegnativo per le squadre essere perfette per tutta la stagione, che adesso prevede 24 gare contro le 14-16 della sua era.
“È un programma di 24 gare, non puoi permetterti alcun errore. È così facile sbagliare e sono poche le squadre che lo fanno”.
Mansell appare un po' nostalgico di una F1 che è profondamente cambiata, ricordando però che anche in passato i piloti affrontavano ritmi intensi, senza simulatori e con test in pista in tutto il mondo.
“Facevamo un numero incredibile di test prima della stagione, in tutto il mondo, e altri test prima di andare alle gare. Non avevamo simulatori”.
E oltre alla quantità, il leone ha criticato la qualità dei circuiti attuali, spesso caratterizzati da lunghi rettilinei e chicane lente, e ripensa a quanto invece fossero emozionanti certi circuiti e certe curve del suo tempo.
“Mi piacerebbe vedere alcune di quelle curve tornare con la sicurezza. Così le barriere possono essere spostate più indietro, mettere curve più impegnative con un piccolo cordolo, che non si può semplicemente superare e tornare in pista senza penalità”.
Nigel Mansell non si limita a guardare indietro con nostalgia: il suo messaggio è chiaro. La Formula 1 deve evolversi senza perdere la sua anima, e la Williams, con passione, risorse e pazienza, può tornare a scrivere pagine importanti.
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