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24/07/2025 08:05:00

Verstappen, tra Red Bull e Mercedes, torna anche l’ipotesi ritiro


News di Daniele Muscarella

Nei suoi 75 anni di esistenza, la Formula 1 ha visto molti personaggi iconici, piloti che hanno ispirato generazioni, e "corridori", come era solito definirli il Drake, che oltre ad essere Campioni erano in grado di trasmettere la loro anima, la loro visione della vita. Max Verstappen è sicuramente uno tra questi.

Mai banale, mai rinchiuso nei vincoli del "dover apparire", mai distratto dall'unica cosa che conta davvero: correre per divertirsi

Verstappen è talmente autentico dal sembrare a volte brutale, non ha filtri nelle interviste, non teme di apparire com'è davvero neanche nelle dirette Twitch durante i momenti di svago a casa.

 

L'arrivo di Lily e la voglia di equilibrio

Questa primavera, la vita di Max Verstappen ha vissuto un momento di svolta. Il campione del mondo in carica ha annunciato insieme alla compagna Kelly Piquet la nascita della loro figlia, Lily.

Essere diventato papà chiaramente non mi ha rallentato”, ha scherzato Max dopo aver conquistato la pole position al GP di Miami, il giorno successivo alla notizia.

Al The Athletic (New York Times), durante il weekend in Austria, Verstappen ha raccontato come l’arrivo di Lily non sia stato uno shock, anche perché Max da tempo è presente nella vita di Penelope, figlia della compagna Kelly e dell'ex pilota F1 Daniil Kvyat: “Ti abitui a vivere con una bimba piccola. E credo che questo mi abbia preparato molto bene per la mia bambina.

E proprio i momenti genuini con Penelope, spesso condivisi in quelle dirette Twitch, hanno iniziato a mostrare il lato umano di Verstappen, spesso visto come un Campione scostante e arrogante.

La sua è una vita segnata dalle corse: madre ex kartista, padre ex pilota F1 e attuale rallista. “Mi ricordo che da piccolo mi dispiaceva quando papà partiva per le gare, perché volevo andare con lui. Ma ti fa anche capire cosa comporta davvero questo lavoro.” La madre, Sophie, si occupava della casa, e Kelly ha vissuto una dinamica simile con il padre Nelson, tre volte campione del mondo.

Ha imparato fin da piccolo due lezioni importanti: trovare tempo libero nel quotidiano e contare su una compagna di vita che ti supporti. Anche perché con 24 weekend di gara, test GT3 e la gestione di un team virtuale e reale, serve una pianificazione maniacale, a volte inevitabilmente stressante.

 

Un ritiro non così lontano

Qualche mese fa, prima ancora delle tante voci sulla sua permanenza in Red Bull o passaggio in Mercedes, si era parlato anche di un possibile ritiro anticipato. Max ha un contratto con la Red Bull fino al 2028, ma come ha ammesso lui stesso, il pensiero di un ritiro non è così remota: “Non ho un’età precisa in mente. Non so se sarà a 32, 35 o 36 anni. È impossibile saperlo.

Per lui tutto dipende dalla motivazione: “Alcuni restano per fare più soldi, ma quello non è il punto. Devi essere qui perché hai fame di vincere. Finché posso dare il massimo e divertirmi, e lavoro con persone con cui mi piace lavorare, allora continuerò a guidare.

Ed è questo il punto, bisogna capire se attualmente Max lavora in un ambiente che gli piace e riesce a divertirsi nonostante sia spesso lontano dalla lotta per la vittoria. Alla fine del 2028, Verstappen avrà 31 anni e 14 stagioni alle spalle in F1. Per confronto, Hamilton oggi ne ha 40 e Alonso 43. Ma non è solo una questione di età:

Sento che mi sto già perdendo troppe cose con la mia famiglia. Passo le vacanze con loro, ma mi mancano i momenti normali: passare un weekend insieme, una giornata sul divano, ritrovarsi dopo il lavoro. Ora viviamo lontani e quei momenti non sono più possibili. Spero che un giorno possano tornare.

E allora, la domanda della giornalista non tarda ad arrivare: Max Verstappen si diverte ancora?

Mi diverto abbastanza, sì. Alcuni aspetti non sono divertenti, ma ciò che mi piace davvero è guidare la macchina. E quello è ancora divertente.

 

Una suggestiva quarta ipotesi

Max gestisce anche un team di giovani piloti, tra SIM e competizioni in pista (GTWC), che lo appassiona moltissimo. Qualche settimana fa vi abbiamo anche riportato una suggestiva ipotesi, nata da una voce ascoltata nel paddock di Silverstone e che vedrebbe la Red Bull pronta a trasformare una delle due scuderie in un team con brand Verstappen, probabile estensione dell'esistente Verstappen.com Racing Team. Una cosa è certa nel futuro di Verstappen ci saranno sempre le corse, ma non è detto che il suo ruolo sarà sempre quello di pilota. 

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Foto copertina x.com

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